La Corea del Nord continua a scavare un tunnel nel suo sito di test nucleari, che può affrontare un’esplosione fino a 14 volte più potente rispetto al suo ultimo test. Secondo quanto riporta Yonhap, le immagini satellitari del sito di test nucleari di Punggye-ri nel nord-est mostrano che sta continuando uno scavo sostanziale della galleria al portale nord, dove sono stati condotti gli ultimi quattro dei cinque test nucleari sotterranei da parte del Nord, secondo l’analisi pubblicato su 38 North, un sito web gestito dallo U.S.-Korea Institute presso la Johns Hopkins University’s School of Advanced International Studies.
«Il tunnel sotto il monte Mantap attraverso il portale del Nord ha il potenziale per consentire alla Corea del Nord un sostegno supplementare ai test nucleari sotterranei di esplosivo a rendimento significativamente più alto, forse fino a 282 kiloton» riporta il sito. Un kiloton è equivalente a 1.000 tonnellate di Tnt.
L’ultimo test nucleare della Corea del Nord è avvenuto il 9 settembre 2016, la sua potenza è stata stimata in 15-20 chilotoni.
Dopo il test, è stata osservata una nuova attività di tunneling solo al portale nord mentre l’attività in altri portali era sia stata drasticamente ridotta o già fermata.
«Questo suggerisce che il portale Nord molto probabilmente continuerà ad essere utilizzato come posizione di prova primaria, forse perché fornisce la maggior quantità di strato di copertura e sarebbe probabilmente il più capace a contenere i maggiori rendimenti esplosivi possibili, potenzialmente fino a poco sopra quarto di megaton», si legge nel sito.
Secondo quanto riporta Radio Free Asia, la Corea del Nord potrebbe lanciare con successo un missile balistico intercontinentale, Icbm, entro i prossimi due anni e dispiegarlo entro il 2020.
Negli ultimi dieci anni, Pyongyang ha intensificato gli sforzi per sviluppare un missile balistico a lungo raggio con testata nucleare in grado di raggiungere gli Stati Uniti.
Tommaso dal Passo
