COREA DEL NORD. Cresce il divario tra ricchi e poveri

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Recenti rapporti indicano che il divario si sta ampliando il consumo a Pyongyang, aumentando la tensione tra i residenti della Corea del Nord e il regime. Secondo fonti all’interno del paese, la classe media nuovi ricchi, noto come il donju, alimentano la tendenza, fornendo prodotti di qualità di alta qualità ai clienti facoltosi, offrendo elementi sub-standard ai normali cittadini.

«Pyongyang, il cuore della rivoluzione, sta diventando un luogo di grave disparità di reddito. Ancor più che in uno Stato capitalista Questo perché le classi privilegiate sono in controllo del Pyongyang Department Store [No.1], i Mercati Generali , e l’infrastruttura di trading» ha detto una fonte in Provincia Sud Pyongan, Daily NK, il 27 febbraio.

Secondo la fonte, il governo dà la priorità ai dirigenti e ricchi individui per il commercio e la gestione di grandi magazzini per garantire i fondi per il partito e l’esercito. Ciò ha portato ad una situazione in cui tutti gli individui benestanti sono o parenti diretti di funzionari o di coloro che donano significativi fondi fedeltà ai dipartimenti governativi.

Avendo il potere assoluto su infrastrutture di trading, i donju hanno preso il controllo del mercato a Pyongyang con l’autorità di importare merci estere liberamente, e il prezzo però lo decidono.

«Essi forniscono costosi prodotti cinesi di alta qualità per grandi magazzini e beni inferiori delle regioni periferiche della Cina ai mercati generali. Si tratta di una strategia globale per promuovere una lacuna del consumatore nella società definita dalla condizione economica», ha detto la fonte.

«Negli ultimi giorni, anche i commercianti nei mercati generali hanno cominciato a distinguere tra i ricchi e i poveri, e vendere beni in un modo che efficacemente i prezzi fuori i consumatori più poveri», ha spiegato.

Come risultato, molti residenti si sentono alienati dai benefici della mercatizzazione, e le denunce contro il regime sono in aumento. Inoltre, le critiche prendono sempre più di mira le classi benestanti che stanno apertamente sperperando i loro soldi pur mantenendo la loro ricchezza attraverso il controllo politico delle attività aziendali.

«La maggioranza dei cittadini di Pyongyang stanno cominciando a detestare il donju, che ignorano la sofferenza della gente comune, e anche la spesa ridicola di quantità di denaro apertamente. Alcuni dei residenti più supponenti stanno dicendo che: “Loro (i quadri e donju) dovrebbero essere fatti fuori prima, se scoppiasse una guerra”» ha aggunto la fonte a Pyongyang.

Luigi Medici