COREA DEL NORD. Bolton è un maniaco invasato per la guerra

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La Corea del Nord ha definito il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton un «maniaco della guerra» che dovrebbe essere bandito, mentre il presidente Donald Trump ha offerto una prospettiva positiva sulle relazioni con Pyongyang. I colloqui tra Washington e Pyongyang sono bloccati dopo il fallimento di un vertice tra Trump e Kim Jong Un ad Hanoi a febbraio, quando non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla denuclearizzazione.

Da allora Pyongyang ha cercato di aumentare la pressione e ha effettuato due test missilistici a corto raggio all’inizio di questo mese. Il 25 maggio Bolton ha detto che “senza dubbio” la Corea del Nord ha violato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro il lancio di missili balistici, ma ha insistito sul fatto che Washington era ancora pronta a riprendere i colloqui.

Un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano ha respinto le osservazioni di Bolton, affermando che Pyongyang non ha mai accettato i divieti Onu sulla tecnologia balistica, che nega i suoi «diritti di nazione sovrana (…) Bolton ha detto che le nostre esercitazioni militari regolari hanno violato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il che è oltremodo stupido», si legge in un comunicato della Kcna.

Senza fare riferimento alle armi come missili, la dichiarazione riporta che i lanci non hanno colpito o minacciato i paesi vicini: «Vietare i lanci usando la tecnologia balistica equivale a dirci di rinunciare al nostro diritto all’autodifesa», prosegue il comunicato.

Kcna ha poi denunciato Bolton, definendolo un «maniaco della guerra» che ha utilizzato una serie di «politiche provocatorie» contro la Corea del Nord, dopo averlo definito una parte dell’Asse del Male insieme all’Iran e all’Iraq nel 2002.

Bolton viene accusato di aver iniziato la guerra in Iraq e di aver guidato gli sforzi per eliminare il Trattato sulle Forze Nucleari Intermedie tra Stati Uniti e Russia, «che è servito a garantire la pace in Europa per diversi decenni (…) Di recente, è riuscito a mantenere la sua notorietà di maniaco della guerra occupandosi degli sforzi per iniziare un’altra guerra in Medio Oriente e in Sud America (…) Non è un caso che ci siano critiche a Bolton come un maniaco della guerra che la sussurra nelle orecchie del presidente, anche se ha evitato il servizio militare dicendo di non voler morire in una risaia del sud-est asiatico», si legge nel comunicato.

Definendo Bolton «strutturalmente difettoso», ha aggiunto che il funzionario americano sta lavorando per «distruggere la pace e la sicurezza (…) Un simile difetto umano deve andare via il più presto possibile».

Tommaso dal Passo