COREA DEL NORD. Avere smartphone cinesi porta alla fucilazione

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La Corea del Nord ha arrestato 20 “phone brokers” che organizzano chiamate e trasferimenti di denaro da fuori del paese in un giro di vite a livello nazionale contro gli utenti illegali di telefonia mobile.

Stano a quanti ripota Rfa, gli accusati, alcuni dei quali erano funzionari della sicurezza che lavoravano in nero, sono stati arrestati nella capitale della provincia di Ryangang, Hyesan, una città settentrionale al confine cinese, dopo essere stati sorpresi a organizzare telefonate e trasferimenti di denaro tra i nordcoreani e i loro parenti in Cina e in Corea del Sud. «Sono stati arrestati con l’accusa di aver contattato il mondo esterno e di aver usato telefoni cellulari cinesi, che sono proibiti», riporta Rfa.

Gli intermediari telefonici in alcune zone della Corea del Nord abbastanza vicine al confine per accedere alle reti di telefonia mobile cinesi guadagnano denaro facendo pagare commissioni elevate per aiutare i nordcoreani che vivono all’estero a inviare le rimesse ai loro familiari attraverso la Cina.

Gli arresti fanno parte di un più ampio giro di vite iniziato il mese scorso, in seguito al dispiegamento di forze speciali nelle regioni di confine vicino alla Cina per fermare il contrabbando per prevenire la pandemia da coronavirus e per reprimere il contrabbando.

Alcuni degli intermediari arrestati sono agenti dell’intelligence che avrebbero dovuto essere «gli occhi e le orecchie dello Stato», ma che «hanno fatto soldi vendendo informazioni interne alla Corea del Sud o lavorando come broker di rimesse mentre erano in servizio come agenti dell’intelligence segreta».

La repressione è stata particolarmente dura perché coloro che sono stati trovati a usare i cellulari cinesi potrebbero essere duramente puniti se le autorità decidessero di accusarli di spionaggio. Un intermediario telefonico nel nord-est del paese, è stato accusato di spionaggio e rischia la fucilazione.

Secondo il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud, 32.000 nordcoreani si sono stabiliti in Corea del Sud dal 1998, di cui 1.047 l’anno scorso e tutti inviano soldi alle famiglie rimaste in Corea del Nord.

Lucia Giannini