COREA DEL NORD. Arresti eccellenti durante il Congresso del partito di Kim

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Stando a quanto riporta il Daily NK, un gruppo di ispezione speciale del ministero della Sicurezza statale della Corea del Nord ha arrestato circa 20 figure chiave coinvolte nello sviluppo delle armi nucleari e dei missili della Corea del Nord il 5 gennaio, giorno in cui la Corea del Nord ha convocato l’Ottavo Congresso del Partito.

La tempistica degli arresti avvenuti proprio durante l’Ottavo Congresso del Partito è degna di nota: suggerisce la volontà di instillare paura tra i principali quadri del partito, i militari e il governo.

Circa 20 persone, tra cui il capo del Secondo Centro di ricerca dell’Ufficio 11 del Comitato Centrale e altri ricercatori dell’Ufficio, sono state arrestate con l’accusa di possedere materiale video straniero, come programmi televisivi sudcoreani e di ascoltare trasmissioni radio straniere. L’Ufficio 11 del Comitato Centrale studia e analizza le armi nucleari e le parti di missili importati dall’estero. Sulla base di queste analisi, l’ufficio cerca di localizzare la produzione delle parti, perfezionando la produzione di armi strategiche della Corea del Nord. Questo lo rende un’organizzazione chiave dell’era di Kim Jong Un.

Sembra che gli arresti siano stati effettuati secondo il principio di uguaglianza davanti alla legge quando si tratta di consumo e distribuzione di informazioni straniere. Inoltre, sembra che l’adozione di una legge contro «l’ideologia e la cultura reazionaria» da parte del praesidium dell’Assemblea suprema del popolo alla fine dell’anno scorso abbia rovesciato parte anche del Comitato centrale del Paese.

«In questo incidente sono stati arrestati anche giovani ricercatori che hanno ricevuto una lettera da Kim Jong Un per la ricerca e lo sviluppo di dispositivi di comunicazione wireless indigeni all’avanguardia per sottomarini» riporta Daily NK, che prosegue: «Sono persone importanti nella ricerca del Paese sulle armi nucleari e sui missili, ma ora sono stati ridotti a elementi ostili che ammirano il nemico perché hanno visto materiale proveniente dalla Corea del Sud».

Antonio Albanese