COREA DEL NORD. “Affonderemo la Ronald Reagan”

710

L’ultima minaccia nordcoreana è arrivata il 19 ottobre, proprio nel mezzo delle grandi esercitazioni navali congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud al largo della penisola, guidate dalla portaerei americana Uss Ronald Reagan. La Corea del Nord ha condannato le manovre di Seoul e Washington definendole una «prova per la guerra».

«Gli Stati Uniti stanno facendo i loro passi, servendoci sotto il naso gli obiettivi che abbiamo fissato come obiettivi primari. Gli Stati Uniti dovrebbero aspettarsi di dover affrontare un attacco inimmaginabile in un momento inimmaginabile», riporta Kcna. L’Uss Ronald Reagan, portaerei nucleare da 100.000 tonnellate, sta pattugliando le acque ad est della penisola coreana.

Ma le minacce non hanno riguardato solo la portaerei americana. La Corea del Nord si è nuovamente presa gioco del Presidente Trump, definito come «l’uomo rabbioso nella Casa Bianca» e ha minacciato di attaccare gli Stati Uniti con un «immenso gioco di fuoco nucleare». Questi messaggi  arrivano pochi giorni dopo che Pyongyang ha messo in guardia altri paesi nell’evitare un’alleanza con l’America. La dichiarazione di minaccia è unita ad un reportage ampio della visita di Kim Jing Un alla Ryuwon Footwear Factory. Kim, nella visita, è accompagnato dalla moglie, Ri Jol Ju. Il dato particolare nel reportage è la presenza della moglie che non viene fotografata spesso. Secondo Yonhap, indicavano mesi fa che fosse incinta del terzo figlio del leader nordcoreano.

«Gli Stati Uniti stanno ci stanno mettendo sotto il naso obiettivi primari. Gli Stati Uniti dovrebbero aspettarsi un attacco inimmaginabile in un momento inimmaginabile (…) Fin dal giorno stesso della nascita della Rpdc, il suo popolo ha subito sanzioni e pressioni, una guerra senza sparatorie. Gli Stati Uniti sono diversi dalla Rpdc. Storicamente, è il capo che continua a minacciare la Rpdc». La dichiarazione poi aggiunge: «L’uomo rabbioso nella Casa Bianca (…) affronterà prima l’immenso gioco del fuoco nucleare se spera di risolvere il confronto con le armi nucleari» afferma Kcna.

Antonio Albanese