COREA DEL NORD. A Helsinki prove tecniche di vertice Washington-Pyongyang

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I rappresentanti delle due Coree e degli Stati Uniti hanno concluso, il 21 marzo a Vantaa, in Finlandia, una due giorni informale, ha detto il ministero degli Esteri finlandese, che ha ospitato l’evento.

«I partecipanti hanno avuto uno scambio di opinioni costruttivo in un’atmosfera positiva», ha dichiarato Kimmo Lahdevirta, direttore generale del ministero degli Esteri finlandese al termine dei colloqui, ripreso da Efe.

Lahdevirta ha detto che l’incontro, a cui hanno partecipato diplomatici ed esperti provenienti dalla Corea del Nord, Corea del Sud e dagli Stati Uniti, «insieme con osservatori delle Nazioni Unite e dell’Europa», fa parte di una serie di «sessioni accademiche nel corso degli anni che hanno esplorato gli approcci per costruire basi di fiducia e ridurre le tensioni nella penisola coreana». Secondo il funzionario finlandese, l’incontro, tenutosi in grande segreto presso la tenuta di Konigstedt (nella foto), vicino all’aeroporto di Helsinki Vantaa, era stato programmato «con largo anticipo rispetto ai recenti promettenti sviluppi relativi alla situazione coreana».

Secondo l’emittente pubblica finlandese Yle, le delegazioni delle due Coree e degli Stati Uniti comprendevano 18 persone, sei per ciascun paese, tra cui Choe Kang Il, vicedirettore generale per gli affari nordamericani presso il ministero degli Esteri della Corea del Nord. Yle ha, inoltre, riferito che la delegazione americana era composta dagli ex ambasciatori statunitensi in Corea del Sud, Kathleen Stephens e Thomas Hubbard, dal diplomatico Karl Eikenberry e da altri tre esperti, mentre la Corea del Sud ha inviato sei diplomatici ed esperti.

I colloqui in Finlandia fanno parte degli sforzi diplomatici volti a disinnescare la situazione nella regione in vista dei negoziati ufficiali tra le due Coree, che potrebbero iniziare ad aprile, e di un vertice tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un a maggio. La scorsa settimana, il ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho si era recato in Svezia, che aveva espresso la sua volontà  di ospitare colloqui multilaterali per risolvere il conflitto nella penisola coreana.

Intanto, nel suo primo commento sul rapido riavvicinamento alla penisola coreana, Pyongyang ha respinto la voci secondo cui le sanzioni abbiano portato la Corea del Nord al tavolo dei negoziati con gli Stati Uniti e la Corea del Sud, sottolineando che Pyongyang sta ora guidando un’«offensiva di pace». L’agenzia Kcna ha evidenziato la «drammatica atmosfera per la riconciliazione» con Seul e «il segno di cambiamento» con Washington, senza fare riferimento ai vertici in fase di pianificazione. Ha poi detto che le aperture di Pyongyang derivano da una posizione di forza, non da una sua debolezza.

Antonio Albanese