Esempi di cooperazione italo-libica

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LIBIA – Tripoli 12/11/2013. La cooperazione tra Roma e Tripoli iniza a manifestarsi concretamente.

Il Primo Ministro libico Ali Zeidan ha annunciato l’avvio dei lavori per la nuova autostrada costiera che collegherà la cittadina di Marj, ad est di Bengasi, con la città di Derna, per poi proseguire verso il confine egiziano raggiungendo Msaad. Il progetto, finanziato dal governo italiano e realizzato da Salini Impregilo per un totale di 963 milioni di euro, darà lavoro a 2 mila persone circa e si inquadra nella cooperazione italo-libica iniziata con gli accordi del 2008, siglati da Silvio Berlusconi e Muammar al-Gheddafi. 

Zeidan ha annunciato anche che è stato avviato il progetto per il controllo elettronico delle frontiere da al-Owaynat, cittadina nel deserto libico confinante con il Ciad, fino al confine con l’Algeria e la Tunisia. Anche questo progetto è svolto in cooperazione con il governo Italiano che fornirà la tecnologia necessaria e i tecnici, dando prova tangibile che l’Italia desidera contribuire alla riabilitazione dello stato libico e alla sua sicurezza nazionale. Il controllo delle frontiere tramite sorveglianza aerea ed elettronica svolgerà quindi un ruolo più che importante nel limitare le violazioni dei confini libici ad opera sia di immigrati clandestini – provenienti soprattutto dall’Africa sub-sahariana (Sudan e Ciad) –  sia dei gruppi jihadisti che si spostano lungo tutto il Maghreb.