Pace bloccata in Colombia

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COLOMBIA – Bogotà 30/03/2016. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha chiesto alle Farc di «stabilire un termine ultimo, preciso e chiaro, per il completamento del processo di disarmo» una volta che l’accordo di pace sarà firmato.

Santos ha detto che le differenze tra il governo e le Farc su tempistica e condizioni di disarmo hanno bloccato la fama della pace prevista per il 23 marzo, scadenza fissata da entrambe le parti a settembre 2015.
Il disarmo, secondo quanto stabilito, dovrebbe avvenire «entro un periodo di 60 giorni dopo la firma di un accordo di pace finale e definitiva».
A tale proposito, Santos ha ricordato il suo impegno a «non firmare alcun accordo il 23 marzo, che non fosse buono per i colombiani, solo per rispettare la data concordata».
Allo stesso tempo, ha chiesto che le Farc depongano le armi e facciano «un passo verso la legittimità, per essere in grado di impegnarsi in politica e viaggiare liberamente in tutto il territorio nazionale (…) Come ho detto fin dal primo giorno, il collegamento tra la politica e le armi deve essere eliminato per sempre in Colombia», ha detto Santos «Il governo non può permettere che alcun colombiano rimanga senza protezione in una delle zona comprese nell’accordo di disarmo (…) Insistendo, perseverando, troveremo soluzioni ragionevoli a questi problemi, e soluzioni nell’interesse di tutti i colombiani», ha detto.