Scoppia il caso Coca Cola – Crimea

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UCRAINA – Kiev 05/01/2016. Mustafa Nayyem, parlamentare del “Blocco Poroshenko” ha chiesto il boicottaggio dei prodotti della Coca-Cola Company sulla sua pagina Facebook.

Secondo quanto riporta Lenta.ru, la richiesta di boicottaggio arriva dopo la pubblicazione da parte della filiale russa della Coca Cola Company 
di un biglietto di auguri di Capodanno, in cui la Crimea, che Kiev ufficialmente considera ancora parte del suo territorio, come parte della Federazione russa. Poiché Nayyem è un parlamentare, la società statunitense ha chiesto scusa riporta Rt nella sua pagina ufficiale su VKontakte. Nayyem suggerisce agli ucraini di non acquistare i prodotti dell’azienda; «In nessun paese al mondo, anche nella patria della Coca-Cola (Stati Uniti), la Crimea non è un territorio della Russia» ha scritto il deputato. Secondo il deputato ucraino, la perdita sarà piccola perché è sempre possibile acquistare prodotti simili; il post di Nayyem, con l’hashtag #Ban CocaCola ha superato i dodicimila “like”. A Mustafa Nayyem si è unito l’altro parlamentare Oleh Tyahnybok, che sulla sua pagina Facebook ha detto che l’Ucraina dovrebbe vietare l’attività della Cola-Cola nel paese: «Autorità dovete vietare immediatamente le attività di questa azienda americana in Ucraina, che di fatto Crimea ha riconosciuto che la Crimea appartenga a Mosca».