2014: anno più bollente

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STATI UNITI D’AMERICA – Silver Spring 18/07/2015. Il 2014 è stato riconosciuto come il più caldo anno mai registrato.

Inoltre, nell’ultimo anno il clima è stato caratterizzato dal rapido scioglimento dei ghiacciai e dall’aumento del numero di giorni caldi e dei cicloni. Questi i dati che emergono dal rapporto annuale State of the Climate, presentato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, sulla base dei dati ricevuti da 413 scienziati provenienti da 58 paesi. La temperatura del pianeta nel 2014 è stata la più elevata nel corso degli ultimi 135 anni. Nuovi record sono stati registrati in più di 20 paesi in Europa, seguiti poi da Africa, Asia e Australia. Secondo lo studio, il livello medio del mare nel corso degli ultimi due decenni è stato in crescita di 3,2 millimetri all’anno (i satelliti hanno iniziato a monitorare il fenomeno solo dal 1993).Tenuto conto del fatto che otto delle dieci città più grandi del mondo si trovano in riva al mare, questa tendenza crea gravi preoccupazioni: perché aumenta il rischio di inondazioni e di erosione costiera. Dal 1990, si è registrato un aumento dello scioglimento dei ghiacciai e l’intensità di questo processo è aumentata a partire dalla metà degli anni 2000. I cambiamenti climatici influenzano non solo la temperatura media ma creano anche eventi meteorologici più frequenti ed estremi. In tutto il mondo si registrano sempre più giornate calde e meno notti fredde: nel 2014, si sono registrati 91 cicloni tropicali, ben al di sopra della media degli anni 1981-2010 (82 cicloni) Va osservato che il riscaldamento globale ha riguardato tutti gli oceani del pianeta, che hanno assorbito circa il 90 per cento del calore in eccesso causato dalle emissioni di gas serra. Per questo motivo, nel 2014, il calore negli strati superficiali dell’oceano del mondo è salito a un livello record.