CINA. Xi Jinping ora controlla anche la polizia

725

La Polizia Armata del Popolo, Wǔjǐng, passerà, a partire dal primo gennaio 2018, sotto il diretto controllo della Commissione Militare Centrale cinese, Cmc, che controlla le forze armate del paese ed è presieduta  da Xi Jinping. La polizia paramilitare ha una forza di 1,5 milioni di uomini e, fino al 31 dicembre, era sottoposta ad una duplice struttura di comando del Cmc e del Consiglio di Stato, tramite il ministero della Pubblica Sicurezza, riporta Xinhua

Suo compito è essere di supporto per i militari in tempo di guerra, e all’interno del paese ha un ruolo di ordine pubblico, antiterrorismo, difesa delle frontiere e lotta contro gli incendi. Da quando ha preso il potere cinque anni fa, Xi Jinping ha dato il via ad un’ampia modernizzazione dell’Esercito di liberazione popolare, la più grande forza militare del mondo, licenziando gli uomini, snellendo la sua organizzazione e investendo in armamenti avanzati.

La polizia paramilitare ha subito un rimpasto di leadership nel 2014 che ha visto il suo comandante e commissario politico sostituiti con ufficiali provenienti dal Pla. Xi presiede il Cmc nel suo ruolo di capo delle forze armate e comandante in capo. Per ora non sono noti altri particolari sulla struttura gerarchica di vertice che andrà ad insediarsi il primo gennaio prossimo.

Il Giornale del Popolo ha detto che la decisione si è resa necessaria per garantire la sicurezza e promuovere l’obiettivo di avere un «forte apparato militare». Le forze paramilitari di polizia rimarranno separate dall’esercito, svolgeranno le loro attuali funzioni e non saranno assorbite nel Pla; il cambiamento sarebbe teso ad avere tutti i militari sotto il controllo di Xi e a creare una chiara divisione di compiti e funzioni.

La costituzione cinese afferma che la Commissione Militare Centrale è responsabile di tutti i militari del paese, mettere la polizia armata sotto il controllo del Cmc rispetterebbe il dettato costituzionale, riporta South China Morning Post.

Xi ha radicalmente rinnovato la vecchia struttura sovietica di comando militare per rendere le forze armate in grado di rispondere meglio alle crisi in Cina e all’estero; ciò ha incluso la condensazione della struttura di comando e una maggiore enfasi sulle nuove capacità, tra cui il cyberspazio, la guerra elettronica e l’informazione.

Tommaso dal Passo