L’allineamento culturale di Xi

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CINA – Pechino 04/05/2016. Il presidente cinese Xi Jinping ha messo in guardia i docenti degli istituti di istruzione del partito comunista di non diffondere “valori capitalistici occidentali” o criticare le politiche del governo.

È quanto riportava il quotidiano South China Morning Post nei giorni scorsi. La rivista del Comitato centrale del Partito comunista cinese, Qiushi aveva infatti pubblicato l’intero suo discorso: «Ho letto rapporti secondo cui alcuni hanno diffuso i valori del capitalismo occidentale durante le lezioni nelle scuole di partito», aveva detto Xi inuma riunione tesa a migliorare il lavoro degli stessi istituti. Il presidente cinese ha messo in guardia anche sulle infiltrazioni straniere: «Alcuni hanno parlato a sproposito e hanno inserito commenti sconsideratI sulle politiche del partito e dello Stato (…) Altri di proposito si sono sforzati nel trovare difetti, facendo osservazioni ciniche, e altri ancora hanno partecipato a eventi sociali impropri godendo della reputazione avuta dalla Scuola di partito», ha detto. Xi ha chiesto la cessazione di simili comportamenti e ha detto che gli istituti di formazione del partito devono mantenere il loro insegnamento coerente con il Comitato centrale: «Opinioni errate in violazione delle teorie, strategie e politiche del partito non sono ammessi nelle scuole di partito pubblicamente o in privato», ha aggiunto. Xi ha poi detto che «questioni accademiche esplorative non devono essere confuse con »questioni politiche importanti (…) Permettere la ricerca su questioni accademiche non significa che gli insegnanti possono parlare fuori posto o di fare qualsiasi commento che gli piace (…) Noi non diciamo “ci sono zone proibite per la ricerca accademica” … ma “nessuna zona proibita” non è possibile in assoluto», ha detto Xi. Nonostante le polemiche sulla censura e la il dissenso in Cina, a fine aprile 2016, Xi ha parlato di sostegno degli intellettuali e di tolleranza delle voci di dissenso. Le parole di Xi, riporta il quotidiano di Hong Kong, sono in linea con una campagna, presentata poche settimane fa dallo stesso presidente cinese, per promuovere i valori marxisti nelle organizzazioni di partito a tutti i livelli, tra le recenti critiche, all’interno del partito, per il culto apparente della personalità di Xi, confrontato a Mao Zedong proprio per la concentrazione di potere nelle sue mani.