I diritti umani collettivi di Pechino

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CINA – Pechino 08/06/2015. Le autorità di Pechino hanno pubblicato l’8 giugno uno studio in cui vengono descritti gli «enormi progressi» fatti in materia di diritti umani.

Nello studio si citano i miglioramenti legali, la riduzione della povertà, le protezioni per le minoranze e la libertà di parola, anche se gruppi di attivisti indicano una repressione dura del dissenso interno. Nella prefazione si legge che: «Gli enormi progressi che la Cina ha fatto per i diritti umani dimostrano che sta seguendo la giusta via per un corretto sviluppo dei diritti umani, adattato alle sue condizioni nazionali». Secondo l’agenzia Xinhua, questo rapporto, “ll progresso in Cina dei diritti umani nel 2014” è stato pubblicato 12 volte dal 1991, dallo Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato. La Cina comunista ha tradizionalmente sempre sottolineato la natura collettiva dei diritti umani in contrasto con l’approccio individualistico delle democrazie occidentali; in quest’ottica, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno lodato i passi avanti fatti da Pechino nella l lotta alla povertà in più di tre decenni. Ma i gruppi per i diritti umani hanno criticato aspramente Pechino per la dura repressione contro i critici del partito di governo; una repressione che ha avuto come vittime decine di giornalisti, avvocati e docenti universitari secondo i dati di Human Rights Watch pubblicati a maggio, che pubblica anche uno studio sull’uso della tortura fatto dalla polizia cinese. Lo studio ufficiale cinese ha detto che le riforme giuridiche e giudiziarie vanno avanti vi si afferma che: «I diritti degli imputati, dei detenuti e dei delinquenti sono protetti». Si citano come esempi di tutela e difesa l’uso di registrazioni audio e video degli interrogatori, che secondo Human Rights Watch, nel suo studio di maggio, tuttavia,sono manipolati. Per quanto riguarda la libertà di parola, lo studio del governo fornisce cifre indicanti il numero di giornali, riviste e libri pubblicati, nonché statistiche su Internet e social media gli utenti, ma non vengono menzionati i gruppi di controllo e la vasta rete di censura e controllo, il Great Firewall of China.