CINA. Sta per esplodere il Petro-Yuan

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La Cina sta imponendo in sordina contratti legati al mondo petrolifero in yuan e non più in dollari. La strategia mediatica di Pechino, come riporta Asia Times, sembra essere consistita nel minimizzare sostanzialmente il lancio ufficiale del petro-yuan alla Borsa Internazionale dell’Energia di Shanghai. Una serie di contratti in petro-yuan hanno visto protagonisti per la prima volta investitori stranieri in grado di accedere al mercato cinese delle materie prime. Significativamente, i dollari USA saranno accettati come deposito e per il regolamento, ma nel prossimo futuro sarà accettato come deposito anche un paniere di valute.

Il lancio del petro-yuan potrebbe rappresentare in futuro l’ultimo colpo al petrodollaro se Pechino sarà ima grado di piegare, modificare e governare il mercato globale del petrolio. Il petro-yuan è una minaccia per il dollaro statunitense sul lungo termine perché i contratti futures sul petrolio greggio in yuan saranno completamente convertibili in oro. Ciò significa che la vasta gamma di partner commerciali della Cina sarà in grado di convertire lo yuan in oro senza dover tenere fondi in beni cinesi o trasformarli in dollari. I paesi esportatori sono embargo di Washington, come la Russia, l’Iran o il Venezuela, potranno quindi evitare le sanzioni degli Stati Uniti attraverso il commercio di petrolio in yuan convertibili in oro. L’Iran e il Venezuela, ad esempio, non avrebbero problemi a riorientare le petroliere verso la Cina per vendere direttamente sul mercato cinese, se fosse così. Nel breve-medio termine il petro-yuan sicuramente aumenterà l’attrattiva Belt and Road Initiative;imn particolare modo in casa Saud. Non è ancora chiaro in che veste Pechino farà parte dell’Ipo Aramco, ma sarà un passo decisivo verso il fatidico momento storico in cui Pechino dirà Riad ad accettare il pagamento del petrolio in yuan.

Come bypassare il dollaro statunitense, e il petrodollaro, è stato oggetto di discussione in occasione dei vertici Brics da anni. La Russia è ora il più grande fornitore di petrolio greggio della Cina (1,32 milioni di barili al giorno il mese scorso, in crescita del 17,8% rispetto a un anno prima.) Mosca e Pechino hanno cercato di aggirare il dollaro statunitense nel commercio bilaterale; ad ottobre dello scorso anno, la Cina ha lanciato un sistema di pagamento in entrambe le valute – lo yuan e il rublo. E questo sistema si applicherà al petrolio russo acquistato dalla Cina.

L’intera struttura del petrodollaro si basa sull’Opec e sulla Casa Saud che fa il prezzo del petrolio in dollari; poiché tutti hanno bisogno di soldi verdi per comprare il petrolio, tutti hanno bisogno di comprare il debito degli Stati Uniti. Pechino intende rompere il sistema.

Il petro-yuan nella sua forma attuale non consente l’accesso ai mercati petroliferi cinesi, le cose cambieranno quando altre nazioni si renderanno conto di aver trovato una reale alternativa credibile al petrodollaro, e il passaggio allo yuan in massa sicuramente scatenerà una crisi del dollaro. Nel breve periodo si potrebbe avere un’accelerazione delle crisi dei mercati obbligazionari e delle tesorerie, che si tradurranno inevitabilmente in una crisi dei mercati valutari globali.

Graziella Giangiulio