Cina, le nostre banche sono sane

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CINA – Pechino. I funzionari del settore bancario cinese, durante il Congresso Nazionale del Partito Comunista, hanno riferito che il settore bancario rimane in gran parte sano e orientato ai mercati e che la riforma del settore proseguirà con prudenza.

 

Le banche sono inoltre alla ricerca di opportunità per espandere ulteriormente l’attività all’estero, inoltre, sempre secondo i funzionari lo yuan sta diventando sempre più una valuta globale.

«Il rischio del sistema bancario è sotto controllo» ha detto Shang Fulin, presidente dell’Associazione bancaria Cina Regulatory Commission, in una conferenza stampa durante il Congresso Nazionale del Partito Comunista della Cina.

I prestiti bancari non si concentrano tutti su progetti ad alto rischio di investimento, anzi la maggior parte dei prestiti riguardano garanzie ipotecarie. Il totale debiti aumenteranno dal 191 per cento del PIL alla fine del 2011 fino al 206 per cento entro la fine di quest’anno, secondo un rapporto di Standard Chartered Bank. Secondo tale rapporto Il rapporto ha anche riferito che il Paese avrà il debito pubblico al 58 per cento del PIL entro la fine del 2012. Suddiviso tra privati e società, i primi si accollano il 19 per cento del PIL,  mentre le seconde si accollano il 128 per cento.