CINA. Sensori marini di Pechino vicino agli USA 

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Scienziati cinesi, con l’aiuto delle autorità canadesi, sono riusciti a posizionare quattro dispositivi di monitoraggio delle acque a soli 300 km al largo della costa pacifica degli Stati Uniti. Gli strumenti, che utilizzano sensori ad alta tecnologia per monitorare l’ambiente sottomarino, sono collegati all’Ocean Network Canada, Onc, una rete di osservatori marini che si estende dal Pacifico nord-orientale all’Artico. Nonostante la rete sia gestita dalla University of Victoria in British Columbia, le sue quattro nuove aggiunte sono di proprietà del Sanya Institute of Deep-sea Science and Engineering, istituto dell’Accademia cinese delle scienze, che le ha sviluppate e costruite. I dispositivi sono stati collocati in sede da un sommergibile telecomandato della Guardia Costiera canadese il 27 giugno. 

Secondo quanto riporta Scmp, ora sono pienamente operativi, possono essere utilizzati per fornire, in tempo reale, lo streaming di dati ai centri di controllo dell’istituto cinese a Sanya, una città nella provincia insulare di Hainan, e altrove. L’Onc ha confermato di aver collocato i dispositivi cinesi all’interno della sua rete, ma ha rifiutato di fornire qualsiasi informazione aggiuntiva, come d’altronde l’istituto cinese.

Il Dipartimento di Stato americano ha detto di non avere “nulla da dire” sulla questione. Quello che è noto è che le informazioni raccolte dai dispositivi aiuteranno gli scienziati cinesi a comprendere meglio l’ambiente di un corso d’acqua strategico vicino agli Stati Uniti, e poi vedere struttura e funzionamento di uno dei più grandi e avanzati osservatori subacquei del mondo. Anche se non ci sono prove che suggeriscano un coinvolgimento delle forze armate cinesi nel progetto, non si può escludere che i dispositivi possano essere usati per tracciare sottomarini o altre navi. L’Onc è principalmente una struttura di ricerca scientifica, ma ha anche un contratto con la Difesa per aiutare i militari canadesi a monitorare le acque artiche con l’aiuto di un sistema di sorveglianza basato su intelligenza artificiale.

Alcuni siti web di ricerca del governo cinese hanno suggerito che il posizionamento dei dispositivi di monitoraggio potrebbe essere una prima fase della costruzione di una rete cinese nell’area. I motivi per cui Ottawa abbia accettato di dare a Pechino un accesso libero ai suoi osservatori non sono chiari, ma la notizia arriva in un momento di crescente rivalità tra la Cina e gli Stati Uniti, e di tensioni nelle relazioni tra il Canada e gli Usa.

Lo Stretto di Juan de Fuca è una delle vie d’acqua più frequentate al mondo. Dall’altra parte dello stretto a sud, non lontano dalla città di Seattle, si trova uno dei due impianti nucleari strategici degli Stati Uniti – Naval Base Kitsap – che ospita un cantiere di sottomarini nucleari e l’unico bacino di carenaggio sulla costa occidentale del paese in grado di ospitare una portaerei di classe Nimitz. Comunque vengano utilizzati i sensori si tratta di una questione delicata.

Antonio Albanese