CINA. Prove di censura prima del Congresso di Xi

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Le autorità cinesi starebbero creando problemi a WhatsApp. Si tratterebbe dell’ultimo atto censorio in vista del congresso del partito comunista ad ottobre. Gli utenti cinesi hanno segnalato negli ultimi giorni interruzioni diffuse al servizio di Facebook, che in precedenza non aveva funzionato correttamente nel paese durante la scorsa estate.

Il funzionamento di WhatsApp, riporta il South China Morning Post, sarebbe parzialmente ripreso per i messaggi di testo, ma ci sarebbero stati ancora problemi per l’invio di immagini e per le chiamate vocali.

WhatsApp ha una tecnologia di crittografia dei messaggi, che difficilmente potranno passare  il “Great Firewall” di Pechino.

La Cina ha inasprito i controllo di polizia online quest’anno, adottando nuove regole che richiedono alle aziende tecnologiche di memorizzare i dati degli utenti all’interno del paese, e ha imposto delle restrizioni su ciò che consentito inviare.  

Se fosse un rafforzamento delle misure di sicurezza in internet per garantire un congresso di partito senza intoppi  man mano che ci si avvicina al congresso le cose potrebbero peggiorare per WhatsApp, Vpn e siti web esteri.

Questi problemi di WhatsApp sono emersi prima del congresso del partito comunista del prossimo 18 ottobre, quando Xi Jinping dovrebbe ricevere un secondo mandato quinquennale come segretario generale del partito, riporta il canadese Citizen Lab, che ha aggiunto: «La Cina di solito aumenta la sorveglianza intorno agli eventi principali».

Mentre l’applicazione di messaggistica WeChat di proprietà della società cinese Tencent, è quella più ampiamente utilizzata nel paese, molti utenti WhatsApp si lamentano delle interruzioni e molti attivisti cinesi preferiscono usare Whatsapp proprio per la sua crittografia e sicurezza.

I 70% dei dissidenti infatti usano WhatsApp per comunicare e l’interruzione dell’app ha completamente zittito la dissidenza; inoltre,

Facebook, Twitter, Gmail, Viber sono stati bloccati in precedenza. Il giornale di Hong Kong infine riporta che WhatsApp non ha commentato la notizia.

Anna Lotti