CINA. Pechino sta per creare un fiume d’acqua nel cielo

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La Cina starebbe per concludere il suo progetto di trasferimento idrico sud-nord. Il decennale pluridecennale e multimiliardario cerca di incanalare l’acqua dolce del fiume Yangtze per dissetare la sete di Pechino e delle province vicine attraverso decine di migliaia di chilometri di canali. Dal momento che il fiume Yangtze fornisce acqua per i rubinetti di Pechino e acqua per l’irrigazione dei terreni agricoli nella pianura della Cina settentrionale, ricercatori e meteorologi hanno iniziato ad affrontare l’ancor più ambizioso progetto Tianhe.

Secondo Asia Times, il progetto Tianhe canalizzerà il vapore acqueo che ricopre i cieli delle umide province occidentali fino a Pechino e dintorni per rendere la regione della capitale meno arida nella stagione fredda. Il Giornale del Popolo, poi, riporta che gli strumenti per guidare e monitorare il “trasporto” di masse di minuscole gocce d’acqua per migliaia di chilometri, dalla provincia occidentale del Qinghai a Pechino, saranno satelliti e razzi appositamente costruiti dall’Accademia di Tecnologia per il volo spaziale di Shanghai.

Per dimostrare la fattibilità del progetto, l’Accademia intende lanciare il primo lotto di satelliti del progetto Tienhe entro il 2020. Saranno dotati di misuratori di temperatura e umidità a microonde, radar per la misurazione delle precipitazioni e rilevatori di acqua delle nubi. 

Nella seconda fase del progetto, poi, una costellazione di sei satelliti fornirà servizi di posizionamento e monitoraggio per la creazione di un “corridoio aereo” per il flusso di vapore acqueo verso la Cina settentrionale, analizzando la distribuzione e il movimento dell’acqua nell’atmosfera terrestre. 

Le variazioni di pressione e le condizioni delle precipitazioni fanno sì che il vapore acqueo nell’aria fluisca in una certa direzione.

I meteorologi cinesi hanno scoperto da tempo che ci sono “canali naturali di vapore acqueo” tra l’Oceano Indiano orientale e occidentale e sopra l’altopiano dello Yunnan-Guizhou e l’altopiano del Qinghai-Tibet.

In questa maniera vogliono crearne uno ex novo.

Tommaso dal Passo