CINA. Pechino si dà nuove regole per l’Oil & Gas

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Le autorità cinesi hanno annunciato il piano di riforma per l’industria del petrolio e del gas, puntando a una maggiore efficienza e competitività e dando al mercato un ruolo decisivo nel settore.

Il piano è stato approvato dal comitato Centrale del partito Comunista cinese e dal consiglio di Stato, riporta Xinhua. Questa riforma è considerata una priorità per le autorità cinesi, in un momento in cui la seconda economia più grande del mondo rallenta tra i cambiamenti ciclici e strutturali. La riforma è anche un elemento chiave del XIII piano quinquennale (2016-2020).

Il piano ha ribadito l’impegno per la riforma delle società statali del petrolio e del gas, incoraggiando le imprese a diversificare la loro base di azionisti e a introdurre una riforma della proprietà mista, il cui obiettivo primario è quello di creare un meccanismo flessibile ed efficiente del mercato con l’incorporazione di azionisti privati, per migliorare la gestione delle società statali.

Secondo il piano, dovrebbe essere riorganizzato il settore petrolifero e del gas sulla base della specializzazione del lavoro. Le aziende di ingegneria e produttori di apparecchiature di petrolio e gas sono incoraggiate a svolgere attività indipendenti. Le aziende statali dovrebbero «mantenersi in forma per rimanere in buona salute». Il settore petrolifero e del gas cinese è dominato da tre pesi massimi di proprietà statale: la China National Petroleum Corp., Cnpc, la China Petrochemical Corp, Sinopec, e la China National Offshore Oil Corp, Cnooc; il trio è stato a lungo accusato di monopolizzare le risorse del petrolio e del gas con una gran massa di lavoratori e bassa efficienza.

Le aziende del gas sono incoraggiate a dividere gradualmente le attività di vendita e di produzione dei gasdotti per promuovere un prezzo basato sul mercato. Anche la tariffazione del carburante e del gasolio dovrebbe anche essere più orientata al mercato, mentre il governo dovrebbe intervenire quando si verifichino anomale fluttuazioni dei prezzi.

La Cina intende aumentare la produzione nazionale di petrolio greggio a 200 milioni di tonnellate entro il 2020, mentre la capacità di approvvigionamento per il gas naturale dovrebbe superare i 360 miliardi di metri cubi, secondo il piano pubblicato a gennaio.

Maddalena Ingroia