CINA. Pechino mostra i suoi gioielli del mare

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Più di 10.000 uomini tra aviatori, marinai e fanti di marina dell’Esercito di Liberazione Popolare hanno partecipato alla più grande esercitazione navale che Pechino abbia organizzato recentemente nel Mar Cinese Meridionale. Vi hanno partecipato 48 navi e 76 aerei. Le voci di questa grande parata militare hanno cominciato a uscire ai margini del Boao Forum all’inizio di questa settimana; lo scopo delle manovre era quello di mostrare ciò che la marina cinese è stata in grado di fare da quando Xi ha preso il potere nel 2012. L’esercitazione si è svolta dopo tre giorni di manovre nelle acque al largo della città portuale di Sanya, riporta Asia Times. 

Secondo la stampa cinese di regime, si è trattato della «più grande del suo genere in 600 anni»; Xi non ha messo piede sulla portaerei Liaoning, ma è salito a bordo del Changsha cacciatorpediniere lanciamissili da 7.623 tonnellate, varato nel 2015, versione cinese dell’Aegis di nuova generazione. Cinque vascelli della stessa classe sono già operativi e altri otto sono nei cantieri.

Xinhua ha riportato che i sottomarini nucleari cinesi hanno rubato gran parte della ribalta al Liaoning e hanno guidato la grande sfilata di navi con cui è iniziata la parata. È stato il debutto mediatico dei sub strategici 094A, armati di 12 missili balistici intercontinentali, ciascuno con una portata stimata di 7.400 chilometri, che hanno dato al PLA «la sua prima credibile capacità di attacco nucleare via mare». C’erano anche sottomarini d’attacco di tipo 093B, dotati di lanciamissili verticali.

Nel frattempo, anche Taiwan mostra le sue armi: il presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha ispezionato le truppe in una base navale nella contea nord-orientale dello Yilan.

Il Pla ha anche annunciato un esercitazione a fuoco nello Stretto di Taiwan dalle 8.00 a mezzanotte del 18 aprile, in una zona a 20 km dalla costa di Quanzhou nella provincia del Fujian, e a 40 km dall’isola di Kinmen, controllata da Taiwan.

Madalena Ingroia