CINA. Pechino chiede l’appoggio dell’UE contro i dazi USA

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Il premier cinese Li Keqiang ha invitato l’Unione europea ad ampliare la sua cooperazione con la Cina per contrastare l’escalation della guerra commerciale negli Stati Uniti, con l’approssimarsi della data di inizio dell’imposizione delle tariffe doganali americane. 

Li ha fatto la proposta in una conversazione telefonica con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione europea, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri cinese del 5 luglio, ripresa da Scmp, giorno in cui Li ha iniziato una visita di sei giorni in Bulgaria e Germania.

Le tariffe statunitensi su 34 miliardi di dollari di prodotti cinesi dovrebbero entrare in vigore il 6 luglio, con la promessa della Cina di adottare misure ritorsive simili contro i prodotti statunitensi. «La situazione internazionale è complicata, con l’aumento dell’unilateralismo e del protezionismo”, (…) In quanto due forze importanti nel mondo, la Cina e l’UE devono raggiungere un consenso e ampliare la cooperazione e l’interesse reciproco per affrontare le sfide», ha detto il premier cinese.

La Cina sta cercando sostegno negli scontri commerciali con gli Stati Uniti. Pechino starebbe chiedendo all’Unione europea di rilasciare una dichiarazione congiunta contro le politiche commerciali degli Stati Uniti.

A giugno, Cina e Unione europea hanno dichiarato che avrebbero istituito un gruppo di lavoro per rinnovare l’Organizzazione mondiale del commercio al fine di contrastare l’unilateralismo statunitense. Le due parti si riuniranno in un vertice questo mese per cercare di contrastare le azioni commerciali degli Stati Uniti; potrebbero anche attenuare i loro punti di disaccordo, come le sovvenzioni di Pechino alla sua industria hi-tech e le limitazioni all’accesso ai mercati cinesi per le imprese dell’Ue.

Sia la Cina che l’Ue hanno subito gli attacchi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha dichiarato che «l’Unione europea è forse peggiore della Cina, solo più piccola». L’Unione europea ha, inoltre, adottato misure di ritorsione autonome.

Antonio Albanese