USA. Mattis vuole ascoltare Pechino e dialogare 

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Il ministro della Difesa statunitense, Jim Mattis, ha annunciato le use intenzioni per instaurare un dialogo meno controverso e più aperto con i leader cinesi durante il suo viaggio in Asia. Mattis ha aperto al dialogo meno di un mese dopo aver criticato pesantemente Pechino, in occasione della conferenza dello Shangri La Dialogue, a causa della militarizzazione delle isole del Mar Cinese Meridionale. Parlando ai giornalisti sul suo aereo in viaggio verso l’Alaska, il 24 giugno, Mattis ha evitato qualsiasi tono critico verso la Cina. Ha invece insistito sul fatto che sta avviando i colloqui con i leader cinesi senza preconcetti e intende concentrarsi su questioni di sicurezza più ampie e strategiche, riporta Scmp.

Un tema chiave delle discussioni, che si terranno a partire da oggi, sarà la denuclearizzazione della penisola coreana e il ruolo che la Cina può svolgere, considerando la sua amicizia di lunga data con la Corea del Nord: «Sto andando lì per avere un dialogo (…) Non voglio arrivare con dei preconcetti. Voglio entrare e ascoltare molto».

Mattis è arrivato a Pechino il 26 giugno per una visita di tre giorni, ha detto il ministero della Difesa cinese, secondo cui i capi di stato e militari cinesi avrebbero incontrato Mattis. È possibile che il presidente cinese Xi Jinping incontri Mattis personalmente, ricambiando la cortesia, dopo l’incontro del presidente Donald Trump con il vice primo ministro cinese, Liu He, durante il suo viaggio a Washington.

Dopo la Cina, Mattis si recherà in Corea del Sud e Giappone per incontrare i suoi omologhi della Difesa e altri leader in un tour in Asia che sarà incentrato sulla denuclearizzazione.

Mattis ha detto già che il Pentagono aveva annullato due esercitazioni previste quest’autunno così come la Ulchi Freedom Guardian, coerentemente con quanto accordato tra Trump e Kim nel loro vertice di Singapore. Gli Stati Uniti sono frustrati, inoltre, dal fatto che la Cina non condivida molte informazioni sugli scenari di guerra o su altre contingenze in caso di conflitto nella penisola coreana o di crollo del governo nordcoreano. 

Migliorando le sue relazioni con Pechino, Washington ritiene di potersi preparare meglio ad eventuali problemi e di potersi coordinare in modo più efficace con la Cina. 

Si tratta del primo viaggio di Mattis nella Cina continentale, sia a titolo personale che in qualità di segretario alla difesa. L’ultimo capo del Pentagono a visitare la Cina è stato Chuck Hagel nell’aprile 2014, anche se Mattis ha trascorso molto tempo in Asia, per la maggiore enfasi posta dagli Stati Uniti sulla regione indopacifica. 

Lucia Giannini