CINA. Il 2018 ha esaltato il controllo di Xi sul Celeste Impero

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«Una riunione importante convocata dall’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha sottolineato gli sforzi per sostenere la posizione di Xi Jinping come nucleo centrale del Comitato Centrale del Cpc e di tutto il Partito, così come l’autorità del Comitato Centrale Cpc e la sua leadership centralizzata e unificata». Questo è un comunicato pubblicato alla fine del meeting del 25 dicembre del comitato permanente del Politburo del partito comunista, ripreso da Xinhua

Il risultato dell’incontro, seppur prevedibile, ha mostrato chiaramente la presa che il segretario Generale del partito comunista Xi Jinping ha su ogni aspetto della vita politica nella seconda economia più grande del mondo. Nel corso degli ultimi 12 mesi, i media statali hanno continuato a coltivare il culto di Xi dopo la decisione, presa all’inizio di quest’anno, di abolire il limite presidenziale di due mandati, riporta Asia Times.

La portata del potere di Xi, espressa attraverso il Partito, si estende anche ai gangli  del business, dalle imprese di proprietà statale alle gigantesche società quotate e private come Huawei, Alibaba e Tencent. Quasi tutti gli alti dirigenti di una vasta gamma di settori industriali chiave sono membri del Comitato centrale del partito.

All’apice della piramide c’è Xi che controlla il Politburo  e il Consiglio di Stato, il vero governo cinese, le forze armate e la politica interna e internazionale. Il presidente ha rafforzato la sua posizione nonostante il rallentamento dell’economia e una costosa guerra commerciale con gli Stati Uniti, che ha innescato un altro ciclo di promesse di ulteriore “apertura e riforme”.

L’amministrazione di Xi ha dato direttive dettagliate per rispondere alle preoccupazioni urgenti come il furto di tecnologia e ai grandi adempimenti burocratici per le aziende straniere. Altre questioni, tra cui le accuse statunitensi di spionaggio informatico che Pechino ha negato e il modello economico sostenuto dallo Stato cinese, saranno più difficili da risolvere quando i negoziati commerciali con Washington riprenderanno a gennaio.

Alla fine, entrambe le parti hanno bisogno di un accordo ma, forse, Xi ha una strada un po’ più difficile da negoziare ma all’interno illuso potere è saldo.

Luigi Medici