CINA. I piani economici di Pechino contro la peste suina 

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La Cina ha rilevato il virus della peste suina africana nei suini vivi trasportati nella provincia nord-orientale di Liaoning, ha detto il 27 luglio Xinhua News Agency, sottolineando la sfida che Pechino deve affrontare nel suo tentativo di controllare la malattia contagiosa.

Tre camion che trasportano un totale di 205 maiali dalle province sono stati fermati all’interno della giurisdizione di Liaoning, secondo Xinhua, aggiungendo che 22 maiali sono stati trovati morti. La peste suina africana, per la quale non c’è nessuna cura e nessun vaccino, uccide quasi tutti i suini infetti ma non attacca gli uomini. Il virus è simile a quello riscontrato negli ultimi anni in Russia, Georgia ed Estonia.

Dal primo caso segnalato in Cina nell’agosto dello scorso anno, riporta Reuters, si è diffuso in ogni provincia e oltre i confini della Cina, nonostante le misure adottate da Pechino per frenare la sua avanzata. Secondo le stime degli addetti ai lavori, ben la metà dei maiali da riproduzione cinesi sono morti di peste suina africana o sono stati abbattuti a causa della malattia. 

Stando a Cnn Business, le autorità cinesi hanno annunciato nuove misure volte ad aumentare l’offerta di suini vivi e a stabilizzare i prezzi della carne suina. La banca olandese Rabobank ha stimato che centinaia di milioni di animali potrebbero morire in Cina quest’anno a causa della malattia o dell’abbattimento – riducendo di un terzo la popolazione suina del paese.

«L’influenza suina africana continua a diffondersi in Cina, con nuovi casi segnalati principalmente nella Cina meridionale», hanno scritto gli analisti della Rabobank in uno studio pubblicato a luglio. «I prezzi del maiale vivo si stanno finalmente spostando verso l’alto, il che indica un’offerta limitata». La crisi ha continuamente spinto i prezzi della carne di maiale verso l’alto negli ultimi sei mesi tanto che il prezzo è aumentato di quasi il 30% rispetto all’anno precedente a luglio, secondo i dati ufficiali.

Le autorità chiedono ai governi delle città di aiutare a sovvenzionare gli allevamenti di suini e chiedono alle banche di garantire che gli allevatori di suini e le aziende di lavorazione della carne suina abbiano accesso a un sostegno al credito o a polizze assicurative favorevoli.  

I sindaci dovranno assumersi la responsabilità se la produzione locale non soddisfacesse le quote ufficiali. In un’altra mossa volta a regolare i prezzi, le autorità hanno detto che premieranno anche i governi delle città che contribuiscono a consolidare le operazioni di macellazione locale, fondendo o eliminando gli attori più piccoli. Fino a 80 milioni di yuan saranno stanziati dal bilancio provinciale per sovvenzionare tali sforzi. 

Tommaso dal Passo