CINA. Huawei batte Samsung in tribunale

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Un tribunale cinese ha stabilito che le filiali cinesi di Samsung Electronics Co Ltd devono pagare 80 milioni di yuan alla Huawei Technologies Co Ltd per violazione di brevetti.

La sentenza del tribunale segna la prima vittoria del produttore cinese nel salvaguardare la sua proprietà intellettuale sul mercato locale, riporta China Daily.

Huawei ha intentato una causa contro due filiali Samsung in Cina, una a Huizhou, nella provincia di Guangdong e l’altra a Tianjin, oltre che contro Samsung China Investment Co Ltd e due aziende di elettronica del Fujian, affermando che più di 20 modelli di smartphone e tablet Samsung prodotti, tra il Galaxy S7 e il Galaxy S7 Edge, hanno violato i suoi brevetti. Il Tribunale di Quanzhou nel Fujian ha ordinato che le cinque aziende interrompano la violazione e ha chiesto che le tre società controllate da Samsung rifondino la perdita. Huawei ha detto che promuove l’innovazione industriale e di sviluppo sano del settore per rispettare e proteggere la proprietà intellettuale. Samsung non ha detto se ricorrerà in appello.

Questo giudizio è il primo di una serie di cause intentate da parte del gigante tecnologico cinese contro Samsung. Nel maggio del 2016, ad esempio, Huawei ha intentato una causa contro Samsung a Shenzhen e in California sempre per violazione di brevetto. Huawei ha detto che sue tecnologie sono state utilizzate negli smartphone Samsung senza permesso. Huawei ha, infatti, pianificato di raccogliere i diritti dalle società di telecomunicazioni nazionali ed esteri che usano le sue innovazioni. Nel 2015, Huawei ha siglato un accordo di reciprocità sui brevetti con Apple, per evitare una guerra di brevetti.

Le guerre dei brevetti tra giganti tecnologici, inoltre, sono comuni. Apple e Samsung, ad esempio, la stanno combattendo dal 2011. Entrambe le società accusano l’altra di aver violato i suoi brevetti relativi alla tecnologia mobile e al design.

Maddalena Ingrao