CINA. Divorzio alla cinese

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Divorzio di gruppo in un villaggio cinese della provincia di Jiangsu, Cina orientale.  Si tratta di un divorzio d’affari, riporta il Nanjing Morning Post.

Quando è stato annunciato che una nuova zona hi-tech doveva essere costruito nella zona, gli abitanti del villaggio hanno scoperto che le loro case stavano per essere demolite, e che tutti sarebbero stati risarciti per i danni e gli espropri subiti.

Secondo la legge, ogni coppia avrebbe diritto a una casa di 220 metri quadrati a titolo di risarcimento, ma si è scoperto che, se quella coppia fosse divorziata, a parte la casa, l’altro partner avrebbe ricevuto una casa di 70 metri quadrati e 131mila yuan in più.

Così, la maggior parte delle 160 coppie del villaggio ha chiesto il divorzio per ottenere condizioni economiche migliori.

Le coppie, la gran parte anziane, hanno quindi fatto dei divorzi falsi per ottenere un maggiore risarcimento

La gran parte delle coppie vive ancora insieme. I problemi stanno sorgendo però da una serie di commi della legge sui divorzi e dalla normative per i risarcimenti.
Se la registrazione del divorzio di una coppia è stata amministrata da un ufficio locale per gli affari civili, solo coloro che sono divorziati da oltre cinque anni possono ricevere casa e contanti in più.

Tutti gli abitanti del villaggio si stanno facendo seguendo seguire da uno studio legale perché se il divorzio è ottenuto attraverso un procedimento giudiziario, si può avere il risarcimento extra indipendentemente dal tempo del divorzio.

Lo studio legale incaricato prende fino a 15mila yuan per aiutare le coppie del villaggio a ottenere il divorzio in questo modo.

Gli uffici destinati al risarcimento hanno detto di essere a conoscenza della situazione e hanno detto che i divorzi del villaggio potrebbero non influire sull’entità del risarcimento; anzi i “divorzi falsi” potrebbero avere potenziali conseguenze legali.

Casi analoghi di divorzio “fabbricati” per ottenere un risarcimento più alto sono stati registrati in altri luoghi come a Nanjing, Jiangxinzhou, Jiangning e Pukou.

Anna Lotti