Pechino bandisce il dual use a Phnom Penh

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CINA – Pechino 25/09/2013. Preoccupata sempre più dalle ambizioni nucleari della Corea del Nord, la Cina ha pubblicato un elenco il 24 settembre di hardware dual use e una serie di sostanze chimiche la cui esportazioni verso la Corea del Nord potrebbero essere bandite per evitare che possano essere utilizzate nella costruzione di armi nucleari, chimiche e biologiche.

Le 236 pagine vietano l’invio in Corea del Nord, perché «i prodotti e le tecnologie a duplice uso in questa lista possono essere usati per creare armi di distruzione di massa», recita il comunicato del Ministero del Commercio. L’elenco è stato reso pubblico dopo 10 giorni che nuove fotografie satellitari hanno mostrato la ripresa della produzione di plutonio nel reattore nordcoreano di Yongbyon, fulcro del programma nucleare del paese, e meno di una settimana dopo che la Cina ha invitato la Corea del Nord e altri paesi, compresi gli Stati Uniti, a una conferenza per cercare di rilanciare i colloqui per convincere Pyongyang a rinunciare alle sue capacità nucleari. La pubblicazione della lista lascerebbe intendere che la Cina non è più soddisfatta dei rapporti con la Corea del Nord. Secondo lo Us-Korea Institute della Johns Hopkins University, che segue da vicino il programma nucleare di Pyongyang, il vapore che emerge dal reattore di Yongbyon suggerisce che l’impianto è stato riavviato, sei anni dopo la promessa fatta dalla Corea del Nord di chiudere l’impianto. Nell’elenco pubblicato da Pechino, rientrano il virus ebola, la polvere di nichel, il radio, i generatori di raggi X, le antenne a microonde progettate per accelerare gli ioni.