CINA. Al via l’entrata dei privati nei colossi pubblici

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di Antonio Albanese CINA – Pechino 27/12/2016. Il governo centrale ha selezionato una serie di aziende di Stato in sette settori per gestire la riforma della proprietà mista. Si tratta di aziende del settore petrolifero, ferroviario, aeronautico, delle telecomunicazioni e della difesa. Secondo i dati di Economic Information Daily, ripresi da China Daily, si tratta del nuovo tentativo delle autorità per rinvigorire imprese statali del paese. Si tratta di progetti pilota di riforma per la proprietà mista che sono ora sotto la deliberazione e l’approvazione finale in attesa, con quattro dei progetti pilota già approvati.

China Eastern, China Unicom, China Southern Power Grid, Harbin Electric Corp, China Nuclear E&C Group e China State Shipbuilding Corp fanno parte dei primi progetti pilota, secondo la Commissione per lo sviluppo nazionale e la riforma delle proprietà dello Stato. Tutte queste aziende di Stato sono monopoli al momento che si aprirebbero al privato. Le autorità centrali hanno sottolineato l’importanza della proprietà mista per le aziende di Stato nella recente Conferenza centrale sul lavoro economico, dove sono state tracciate le priorità per il prossimo anno.

I progetti pilota sarebbero quindi una sorta di rompighiaccio nella riforma delle aziende di Stato, pur sollecitandole a migliorare la loro gestione attraverso una riforma orientata al mercato.
Settori, tra cui elettricità, petrolio, gas naturale, ferrovie, aviazione civile, telecomunicazioni e difesa devono essere, nelle intenzioni di Pechino, aree chiave per la riforma; in tal senso il Sinopec Group già collabora con aziende private nelle vendite di petrolio raffinato. La China National Petroleum Corporation ha già manifestato l’intenzione di aprirsi alle imprese private e di tenere una partecipazione nelle sue attività di esplorazione petrolifera.