CINA. Airbnb China apre i suoi archivi alla sicurezza di Pechino

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Tutti gli utenti di Airbnb con una presenza in Cina sono stati informati da Airbnb China via e-mail che le loro informazioni sarebbero state condivise con le agenzie governative cinesi senza ulteriore preavviso a partire dal 30 marzo 2018.

Airbnb China ha spiegato che ciò era necessario per conformarsi alle leggi e ai regolamenti locali, riporta Tech Node. Nella mail compare un grosso invito in rosso che recita “Deactivate my China listing” per chi desidera rimuoversi dall’elenco. Questo servizio fino ad ora si muoveva in una zona grigia della legislazione della Cina, che ha norme severe per le aziende alberghiere. Gli ospiti devono effettuare il check-in con un documento d’identità valido, come ad esempio un tesserino di riconoscimento cinese o un passaporto, e le loro informazioni sono registrate dagli hotel in un registro centrale gestito dagli uffici di polizia locali.

Per i visitatori stranieri, le norme sono ancora più severe. Essi devono essere registrati entro 24 ore dall’arrivo in Cina. Se i visitatori internazionali non soggiornano in un hotel o in una pensione, devono presentarsi alla polizia e, a seconda della normativa locale, fornire la documentazione, come contratti di locazione o titoli di proprietà.

Airbnb non è l’unica società che ha dovuto apportare modifiche significative alla politica dei dati per le sue attività in Cina. Apple ha recentemente migrato le proprie operazioni iCloud in Cina su Guizhou Cloud Big Data, Gcbd, in risposta a una legge cinese sulla sicurezza informatica che richiede alle aziende di far memorizzare i dati degli utenti nel paese e il Gcbd è controllato dallo Stato.

L’e-mail sulla divulgazione delle informazioni da parte di Airbnb China arriva in un momento in cui la privacy dei dati è molto dibattuta a livello globale. Facebook è stato coinvolto nello scandalo della violazione dei dati di Cambridge Analytica. Mentre si trovava in Cina, il fondatore del Baidu, Robin Li, è stato assai criticato per aver detto che gli utenti cinesi sono già disposti a  scambiare la privacy con servizi convenienti o con efficienza.

Luigi Medici