Economia “post rame” per il Cile

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CILE – Santiago del Cile 27/04/2016. Il Cile deve creare da sola un’economia “post-rame”; orientata alle esportazioni di merci e servizi, diversificando il proprio settore minerario, ha detto il presidente cileno Michelle Bachelet.

«Stiamo spingendo per creare un’”economia post-rame”. Non significa che stiamo abbandonando il rame, ma piuttosto che stiamo spingendo per uno sviluppo produttivo più diversificato e innovativo», ha detto il presidente durante l’inaugurazione della  XIV edizione di Expomin, una delle più importanti fiere di estrazione del mondo. A Expomin partecipano più di 1.300 imprese e fornitori provenienti da 37 paesi, il suo obiettivo è quello di fornire uno spazio per stabilire contatti, chiudere nuovi affari e discutere le principali sfide che il settore minerario in Cile e in tutto il mondo. Durante il discorso di apertura della fiera, Michelle Bachelet ha detto che «il minerario è fondamentale per il nostro sistema di sviluppo, perché insieme alle sfide che ci pone, fornisce anche opportunità (…)  questo evento fornisce quindi uno spazio ideale per il networking, rafforzando i legami tra privati e pubblici, così come nuovi progetti di business». Il Capo dello Stato cileno ha anche osservato che Expomin «offre un’occasione d’oro, o meglio di rame, per discutere le grandi sfide che attendono il settore minerario in Cile e nel mondo, perché sappiamo che le sfide di oggi (…) sono enormi, soprattutto per un paese come il nostro». Quest’ultimo punto, Bachelet ha aggiunto, è “chiave” date le enormi sfide poste dalla fine del boom delle materie prime per un paese come il Cile, primo produttore di rame al mondo, in cui l’estrazione rappresenta circa il 10 per cento del Pil e una pari percentuale di posti di lavoro nel paese.   Il Cile ha riserve di 209 milioni di tonnellate di rame, che rappresenta il 30 per cento del totale mondiale.