I Big Data della CIA

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 15/10/2015. L’Era Digitale del Terzo Millennio entra nella CIA.

La Central Intelligence Agency ha compiuto un passo significativo nell’era digitale con la sua Direzione per l’Innovazione Digitale (Ddi). Si tratta della prima nuova direzione della Cia in mezzo secolo;
il suo scopo è ricercare di modernizzare i propri sistemi It dell’Agenzia e rendere operative le sue capacità informatiche, riporta il periodico Fcw. L’obiettivo della nuova direzione è quello di fornire agli analisti della Cia una «vasta gamma di opzioni informatiche presenti sul mercato» per aiutarli a risolvere i problemi presenti nel ciclo di intelligence.
Tre sono le componenti della Ddi: un centro di open source; un centro per la gestione delle minacce e delle operazioni informatiche; il settore It dell’agenzia. La base per la nuova direzione è Information Operations Center dell’Agenzia, che analizza le minacce straniere ai sistemi informatici degli Stati Uniti. Il Centro è stato l’enclave tradizionale per esperti It dell’Agenzia, ma la stessa agenzia cerca ora di infondere questa esperienza praticamente in tutto ciò che fa.
In una intervista comparsa su Defencedne, il vice Direttore della Cia Andrew Hallman, scelto per guidare il nuovo reparto, vede negli scopi della nuova direzione la risoluzione di tre grossi problemi per Cia:
• Aiutare agenti e operatori per affinare le loro abilità di hacking e di indagine.
• Migliorare la gestione dati della Cia; una migliore governance dei dati aiuterà a rispondere alle domande poste all’agenzia su ciò che sta facendo e su cosa non sta facendo.
• Prendere le vaste quantità di intelligence digitale che la Cia riceve da tutto il mondo e trasformarle in un’immagine credibile del futuro.