Mosca dice sì al nucleare armeno

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ARMENIA – Yerevan. 27/14/2014. Il governo della Russia ha approvato il prestito di 270 milioni dollari per finanziare l’estensione della vita operativa della centrale nucleare armena. Fonte Gabinetto dei Ministri della Russia citata dall’agenzia RIA Novosti.

In precedenza, la Russia e l’Armenia hanno firmato un accordo di cooperazione intergovernativa sul prolungamento della vita operativa della seconda unità di potenza della centrale nucleare. Le parti hanno convenuto che i lavori saranno finanziati attraverso un prestito, che sarà fornito in Armenia dalla Russia. «Il decreto di stipula fornisce all’Armenia un prestito fino a 270 milioni dollari per un periodo di 15 anni per finanziare l’estensione della vita operativa della centrale nucleare di Metsamor in Armenia», lo si legge nel sito web del Consiglio dei Ministri. La vita operativa della seconda unità di potenza della centrale armena scadrà nel settembre 2016. L’accordo, è stato siglato 20 dicembre, proprio per prolungare la vita operativa dell’impianto. È stato raggiunto l’accordo in materia di assistenza nei lavori sull’estensione della durata di servizio della sola unità attiva in Armenia nucleare nel 2013. Nell’ambito di questi accordi, gli specialisti di Rosatom, State Corporation energia atomica della Russia, hanno condotto un esame preliminare del propulsore e redatto un piano di ulteriori azioni. La centrale nucleare armena di Metsamor è stata costruita nel 1970. Dopo un devastante terremoto nel 1988 nella città di Spitak è stato chiuso, ma nel 1995, nonostante le proteste internazionali, il funzionamento dell’impianto è stato riattivato, inoltre, un secondo reattore è stato avviato. Ambientalisti e scienziati da tutta la regione sostengono che l’attività sismica nella regione trasforma il funzionamento della centrale nucleare Metsamor in impresa estremamente pericolosa, anche in caso di costruzione di un nuovo reattore modello.