MAROCCO – Rabat 29/10/2013. Dopo l’Uruguay anche il Marocco intende discutere della legalizzazione della coltivazione della cannabis.
Gli argomenti portati della Rete marocchina per l’uso medico e industriale della cannabis (Cmunik) hanno finito per convincere molti politici e partiti marocchini. La questione sarà anche studiato in parlamento, inforna la rivista marocchina TelQuel. Il Cmunik è fatto da una quindicina tra attivisti, ricercatori, medici e studenti. È stato creato nel 2007 per iniziativa di due piccolE organizzazioni per i diritti umani con sede a Tetouan e Nador. Diverse organizzazioni internazionali sostengono la rete nei suoi sforzi, tra cui il World Amazigh Congress, il World Mountain People Association (Wmpa) e la European Coalition for Just and Effective Drug Policies (Encod). Nel mese di maggio 2013, il Cmumik ha presentato «un progetto di legge che mira a legalizzare la coltivazione e l’uso terapeutico e industriale della cannabis» dopo lunghe ricerche sul campo il testo era stato messo a punto da specialisti nei Paesi Bassi. L’importanza sociale del progetto non è sfuggita al a gravità del processo non è chiaramente sfuggito al Partità Autenticità e Modernità e al Partito giustizia e sviluppo, che hanno contattato la rete nel mese di luglio 2013.