Il Camerun chiude le frontiere con la Nigeria

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CAMERUN – Yaoundé 28/12/2013. Le autorità di Yaoundé hanno istituito controlli di frontiera più severi nella regione dell’Estremo Nord contro l’infiltrazione di combattenti jihadisti di Boko Haram provenienti dalla vicina Nigeria e dei civili in fuga dagli scontri con l’esercito nigeriano.

«Abbiamo rivisto la nostra strategia di sicurezza: abbiamo registrato tutti gli espatriati nei posti di polizia siti nelle zone in cui lavorano. Ci sono posti di controllo di sicurezza lungo il confine per ridurre l’ingresso illegale», ha dichiarato Bob-Iga Emmanuel, capo della polizia all’ufficio del governatore nella regione dell’Estremo Nord e riportato e riportato dall’agenzia Irin. Le autorità ammettono che è impossibile garantire completamente il confine più lungo del Camerun visti anche i legami familiari transfrontalieri. «La nostra sfida principale è salvaguardare i nostri confini in modo da non “importare” il problema Boko Haram», ha detto Albert Sidi, responsabile degli affari economici, sociali e culturali presso l’ufficio del governatore. L’insicurezza ha già soffocato il commercio tra la regione del Camerun e il nord-est della Nigeria, roccaforte di Boko Haram: i commercianti del Nord Camerun sono stati costretti a cercare mercati nel vicino Ciad o in altre regioni del paese. I commercianti di solito esportano in Nigeria bestiame, riso, arachidi e soia, veicoli, pezzi di ricambio, materiali da costruzione, prodotti cosmetici e farmaceutici verso il nord-est della Nigeria. Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha chiesto al Camerun di aiutarlo nella lotta contro di Boko Haram: i due paesi hanno deciso di condurre pattugliamenti di frontiera separati ma coordinati. 

Il rapimento di cittadini francesi in Camerun nel 2013 ha sottolineato l’allargamento della possibile minaccia di Boko Haram, spingendo Yaoundé a incrementare il livello di sicurezza. Il Camerun non fa parte della Multinational Task Force congiunta costituita da Ciad, Nigeria e Niger, in cui mandato è stato rivisto per includere la lotta al terrorismo.