Burundi, basta presidenza Nkurunziza

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BURUNDI – Bujumbura. 14/05/15. Il Generale Godefroid Niyombare ha annunciato ieri di avar deposto il presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza.

Tuttavia, la situazione resta confusa a Bujumbura, dove sono in corso i negoziati, mentre il presidente deposto tenta di riunire i suoi fedelissimi nella capitale del Burundi. Fonti AGC affermano che il colpo di Stato in realtà voleva destituire il presidente in carica, che ha tentato di modificare la costituzione per avere il terzo mandato oramai inviso anche alle elite del paese, per poter dar vita a nuove elezioni libere. Il Generale non sembra voler rimanere in carica come capo di stato ma servire come capo dell’esercito.

Ma i seguaci del presidente Pierre Nkurunziza assicurano che “il tentativo di colpo di stato è stato sventato”, e che le persone coinvolte «saranno consegnato alla giustizia» Un comunicato stampa è stato emesso dal servizio comunicazione della presidenza: «Un gruppo di soldati ha ammutinato questa mattina e ha fatto una dichiarazione di golpe visionario».

Dall’altro, la città sembra essere sotto il controllo dei militari. Generale Niyombare ha ordinato la chiusura di frontiere terrestri e l’aeroporto della capitale e ha promesso un governo di transizione, mentre un lealista, un alto ufficiale, in forma anonima citato da AFP, ha assicurato che i “negoziati” erano in corso tra militari fedeli al potere e coloro che vogliono rovesciare il «per trovare una soluzione che tuteli gli interessi nazionali».

«Entrambe le parti hanno convenuto di non versare il sangue dei burundesi». «Siamo tutti d’accordo che non ci sia il terzo mandato. Resta da stabilire come fare», ha aggiunto il lealista. Secondo il giornalista le Monde che si trova a Bujumbura, la situazione è rimasta confusa nell’esercito. Nel pomeriggio di ieri, molti civili si sono recati presso la TV-radio nazionale, ma sono stati dispersi da soldati lealisti, che hanno sparato in aria. Molte scene di giubilo sono state comunque visibile nella capitale, mentre la polizia rimaste sostanzialmente assente.