BURKINA FASO. Il vaso di compensazione per il terrorismo del Mali

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La risposta del Burkina Faso alle crescenti minacce terroristiche è stata quella di aumentare la sicurezza. Questo fatto ha dato qualche risultato, ma non sembra sufficiente per eliminare la minaccia dell’estremismo in Burkina Faso, riporta Defence Web.

Ci sono diversi fattori, che contribuiscono alla crescente minaccia dell’estremismo in Burkina Faso: come l’instabilità del Mali e le proprie dinamiche regionali e locali.

Queste dinamiche regionali comprendono i legami tra i gruppi che operano nelle zone di confine tra la provincia di Soum del Burkina Faso e il Mali centrale, utilizzata da Ansarul l’Islam come base per sfuggire alle forze armate del Burkina Faso.

Le autorità del Burkina Faso hanno sì indagato le circostanze con cui alcuni attacchi sono stati organizzati, e hanno identificato coloro che sono stati coinvolti. Il governo ha anche rafforzato l’apparato di sicurezza e di intelligence, principalmente attraverso il dispiegamento nel nord del paese di elementi del Groupement des forze anti-terroristes, Gfat, e la fornitura di attrezzature alle forze di sicurezza che operano nella regione del Sahel.

Ma il Burkina Faso, insieme ad altri Stati della regione, rimane centrale per le strategie dei gruppi jihadisti nello stabilire, rafforzare o espandere la loro influenza nel Sahel. Non v’è dubbio che le autorità del Burkina Faso siano consapevoli della minaccia, e il paese intende rimanere vigile e affrontare tutti gli aspetti di questo fenomeno.

È difficile controllare le frontiere ma il loro controllo sarà la chiave dell’azione di contrasto all’estremismo, sia in termini di misure di sicurezza, sia in mini di misure economiche e sociali.

La recente decisione presa da Burkina Faso, Mali e Niger di cooperare per una risposta di sicurezza congiunta, che istituisce la Liptako-Gourma Force, potrebbe contribuire a contenere la minaccia jihadista; senza però trascurare misure di sicurezza appropriate che ciascuno dei paesi interessati dovrebbero prendere.

Luigi Medici