Brasile, non piace la norma sulle concessioni elettriche

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BRASILE – San Paolo – La riforma del mercato delle concessioni in materia elettrica, il decreto 579, messo in campo dal presidente Dilma Vana Ruosseff non piace agli analisti e ancor meno è apprezzato dalle imprese brasiliane, ma era necessario per dare vita ad un  nuovo mercato elettrico, concorrenziale.

Quello che proprio non piace è il sistema delle compensazioni che prevede un taglio di 20 miliardi di dollari rispetto alle aspettative delle imprese. Le norme sulle concessioni elettriche hanno influito negativamente sul bovespa facendo scendere il valore delle azioni delle imprese. Mentre si è impennato il valore del dollaro USA rispetto al real 0,24%, alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, che lascia gli investitori cauti. 

Il provvedimento ha colpito più duramente Eletrobras e Cemig CESP.