Vizi di forma nel procedimento contro Roussef

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BRASILE – Brasilia 16/04/2016. L’Avvocatura dello Stato, che difende il governo brasiliano, ha detto alla Corte Suprema del paese il 14 aprile che il processo di impeachment contro il presidente Dilma Rousseff è pieni di errori e deve ricominciare da zero.

Il “Solicitor General” Jose Eduardo Cardozo ha presentato la sua mozione il giorno prima che la camera bassa iniziasse il dibattito che si protrae in questi giorni sull’opportunità di procedere con l’impeachment. Per Cardozo è da invalidare il lavoro fatto dal gruppo di lavoro di 65 che ha ritenuto la questione ammissibile, prima di portarla in aula.
Redatto dal parlamentare d’opposizione Jovair Arantes, il rapporto ritiene credibile l’accusa che l’amministrazione Rousseff abbia alterato i dati di bilancio nel 2014 e nel 2015 per ridurre al minimo le dimensioni del deficit. Mentre il governo ha ripetutamente negato l’accusa, Cardozo ha detto che ci sono vizi procedurali, piuttosto che sostanziali nell’impianto di accusa. L’Avvocato generale ha criticato il rapporto Arantes perché inserisce nella questione «dati irrilevanti, come i 2 miliardi di dollari dello scandalo Petrobras in cui il presidente non è stato nemmeno citato per essere interrogato», afferma Cardozo in conferenza stampa. Sarebbe così compromesso l’esercizio del diritto al giusto processo di Rousseff da parte del comitato. La camera bassa ha intenzione di votare il 17 aprile sulla risoluzione di impeachment. Occorre una maggioranza di due terzi per inviare la questione al Senato, dove con la maggioranza semplice si potrà costringere Rousseff a dimettersi per i 180 giorni giorni in attesa del processo. Il vice Presidente Michel Temer, indagato per presunto coinvolgimento in un sistema di acquisto illegale di etanolo, sarebbe diventato presidente ad interim. Nonostante la mozione, l’Alta Corte brasiliana ha autorizzato il voto del parlamento sull’impeachment di Roussef, il 16 aprile. Il domino istituzionale brasiliano sta per cominciare.