BOSNIA – ERZEGOVINA. La nuova rotta balcanica passa per il fiume Drina

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Sta riprendendo vita e nuove vie la rotta balcanica per i migranti che provengono dall’Asia. Nella notte del 31 agosto, la polizia bosniaca ha fermato circa 50 migranti provenienti da Afghanistan, Iran e Pakistan che cercavano di attraversare la Serbia con un treno merci. Le autorità di polizia della Bosnia hanno di recente aumentato i pattugliamenti alla frontiera. 

Secondo quanto riporta Reuters, la Bosnia non era entrata nella rotta migratoria che passava attraverso i Balcani verso i paesi dell’Unione europea fino all’inizio di quest’anno, quando gli arrivi sono letteralmente schizzati verso l’alto. 

Quest’anno, circa 11.000 persone provenienti dall’Asia e dal Nord Africa sono state fermate e identificate finora. Ancora in ripresa dalla guerra che l’ha sconvolta negli anni Novanta del secolo scorso, la Bosnia è stata però bypassata nel 2015 e nel 2016, quando più di un milione di migranti e rifugiati hanno attraversato i Balcani. Ma, con la chiusura delle frontiere effettuata da altri stati, la Bosnia è diventata ora la nuova via di transito.

La polizia ha fatto sapere che i migranti attraversano il fiume Drina, che segna il confine tra Serbia e Bosnia; pagano tra 250 e 300 euro ai contrabbandieri che li prendono in consegna lungo la Drina.

Il treno merci, che trasportava carbone è stato fermato vicino alla città di confine bosniaca di Zvornik, sulle rive del fiume Drina. Quando il treno è stato fermato, alcuni dei migranti a bordo sono schizzati fuori e hanno iniziato a correre; alcuni sono tornati in Serbia, per evitare l’arresto. Un gruppo è rimasto sul treno e poi è stato fatto tornare in Serbia.

Secondo le autorità bosniache, i migranti e i richiedenti asilo, la maggior parte dei quali provenienti da Afghanistan, Iran, Siria e Pakistan, raggiungono la Serbia attraverso l’Albania e il Montenegro. Alcuni vanno sulle spiagge del versante serbo, fingendo di essere turisti e poi nuotano verso il versante bosniaco; poi a piedi vanno verso ovest per cercare di attraversare il confine per entrare in Croazia, membro dell’Ue.

La polizia croata ha aumentato i pattugliamenti alla frontiera per respingere i migranti; nonostante questo circa 5.000 rimangono bloccati in Bosnia.

Graziella Giangiulio