BOLIVIA. Caos elettorale a La Paz

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Le elezioni presidenziali boliviane sono nel caos. Un conteggio preliminare di quasi l’85% delle schede elettorali aveva indicato la necessità di un secondo turno di ballottaggio, con il presidente Evo Morales al primo posto ma con il principale rivale Carlos Mesa a distanza impressionante.

Morales non era d’accordo. I voti ancora da contare lo avrebbero aiutato a dargli la maggioranza di cui aveva bisogno per vincere, aveva detto il leader di sinistra.

Il giornale governativo Cambio il 21 ottobre esce con intitolo sulla vittoria di Morales, assicurandosi il suo quarto mandato consecutivo. L’incertezza ha scatenato timori tra gli osservatori e diplomatici circa la potenziale manipolazione del voto per evitare un secondo turno rischioso, e di disordini che potrebbero seguire nella nazione, anche se Cile ed Ecuador si trovano alle prese con la violenza per le strade.

Morales era stato dato in testa con il 45% dei voti contro il 38% di Mesa, secondo un conteggio preliminare delle schede elettorali della commissione elettorale boliviana, il Tribunale Elettorale Supremo, Tse. Si prospettava un testa a testa che avrebbe portato al ballottaggio, riporta Reuters.

Il Tse ha interrotto il conteggio provvisorio con appena l’83,76% delle schede elettorali. Questa mossa ha spinto l’Organizzazione degli Stati Americani, Oas, a chiedere il motivo: «È fondamentale che questo processo si svolga in modo rapido e trasparente», ha detto l’Osa in un tweet il 21 ottobre, mentre i timori di disordini sono cresciuti e Mesa ha detto che si stava dirigendo verso la seconda città del paese, Santa Cruz, per sostenere i gruppi che si mobilitano per chiedere il secondo turno di votazioni.

Anche il ministero degli Esteri brasiliano ha espresso preoccupazione per l’”inaspettata interruzione” della comunicazione ufficiale dei risultati.

Il presidente ha bisogno di oltre il 50% o il 40% con un vantaggio di 10 punti sul suo rivale più vicino per evitare un rischioso ballottaggio al secondo turno previsto per il 15 dicembre. Se vincesse, Morales sarebbe il leader più longevo dell’America Latina con un governo di 19 anni.

Tommaso dal Passo