BLOCKCHAIN. L’utilizzo commerciale diffuso avverrà tra 5 anni

196

Nonostante l’enorme interesse e investimenti nella blockchain, l’utilizzo commerciale diffuso di questa tecnologia poterebbe avvenire almeno fra tre o cinque anni.

Lo studio, Blockchain beyond the hype: What is the strategic business value?, prodotto da McKinsey, sottolinea che solo negli ultimi due anni ci sono stati più di mezzo milione di nuove pubblicazioni su blockchain, i finanziamenti in capitale di rischio per le start-up blockchain sono cresciuti costantemente, raggiungendo 1 miliardo di dollari nel 2017, mentre le offerte iniziali di monete sono salite a 5 miliardi di dollari. 

Il rapporto, scritto da McKinsey Australia, cita anche i dati del World Economic Forum secondo cui, entro dieci anni, la blockchain gestirà il 10 per cento del commercio mondiale e dice che i principali operatori della tecnologia stanno investendo molto anche nel settore. Blockchain beyond the hype, riporta Asia Times, afferma che Ibm ha più di 1.000 dipendenti e 200 milioni di dollari investiti nei suoi progetti “Internet of Things” basati su blockchain.

Tuttavia, il rapporto McKinsey conclude che, mentre «molte aziende stanno già sperimentando, una scala significativa rimane tra i tre e i cinque anni». I principali vantaggi di Blockchain, dice il rapporto, sono «decentramento, sicurezza crittografica, trasparenza e immutabilità», inoltre, non esiste una «forma singola di blockchain», ma numerose configurazioni in grado di «soddisfare gli obiettivi e le esigenze commerciali di un particolare caso d’uso». Nel breve termine, il valore strategico della Blockchain si tradurrà principalmente in una riduzione dei costi. Ciò significa che realtà come Bitcoin, che non hanno un’autorità centrale, avranno meno successo dei “blocchi autorizzati” che sono ospitati su reti informatiche private e forniscono diritti di accesso e modifica controllati.

La relazione McKinsey fornisce un’utile definizione di blockchain: questa tecnologia è «un registro distribuito, o database, condiviso attraverso una rete informatica pubblica o privata». Ogni nodo del computer nella rete contiene una copia del libro mastro, ogni informazione è codificata matematicamente e aggiunta come nuovo “blocco” alla catena dei record storici. Il sistema opera introducendo «vari protocolli di consenso che vengono utilizzati per validare un nuovo blocco con altri partecipanti prima che possa essere aggiunto alla catena (…) Questo previene la frode o la doppia spesa senza richiedere un’autorità centrale. Il libro mastro può anche essere programmato con “contratti intelligenti”, un insieme di condizioni registrate sulla blockchain, in modo che le transazioni si attivino automaticamente quando le condizioni sono soddisfatte».

Il suo valore strategico sarà realizzato solo «se si potranno adottare soluzioni commercialmente valide su scala locale (…) A tal fine, la tecnologia ha bisogno di un ecosistema funzionante (…) per raggiungere la massa critica necessaria affinché un suo utilizzo possa essere considerato fattibile (…) Perché questo livello di adozione si verifichi, i concorrenti naturali dovranno cooperare. Il paradosso della cooperazione tra concorrenti si sta rivelando l’elemento più difficile da risolvere nel percorso verso la sua adozione su larga scala». McKinsey afferma che «per risolvere questo problema è spesso necessario che uno sponsor, ad esempio un ente regolatore o industriale, prenda l’iniziativa. Inoltre, è essenziale che gli incentivi strategici degli operatori siano allineati, un compito che può essere particolarmente difficile in mercati molto frammentati».

Graziella Giangiulio