BITCOIN. Strane criptovalute per 600 milioni di dollari scoperti da Seul

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Le autorità sudcoreane hanno scoperto una larga serie di crimini legati alle criptovalute, tra cui il riciclaggio di denaro e il commercio illegale di valuta estera, pari a 637,5 di Won, circa 597,7 milioni di dollari.

Il dato è stato fornito da un rapporto pubblicato il 31 gennaio dal servizio Doganale della Corea del Sud, il quale ha affermato che l’aumento delle attività speculative che coinvolgono criptovalute nel paese asiatico aumenta la possibilità di ritiro illegale di valute estere e altre transazioni illegali.

Gli investitori sudcoreani hanno acquistato 1,7 miliardi di monete di criptovalute, che sono state poi inviate agli operatori esteri attraverso portafogli virtuali, e convertite in valute che, secondo le autorità, rappresentano flussi illegali di capitali in uscita. Uno dei più grandi traffici illegali ha visto interessati 4 miliardi di Won, inviati in depositi offshore senza essere dichiarati, si legge nel documento.

L’Autorità doganale ha aggiunto che continuerà a sorvegliare l’uso delle monete critpo, nei casi in cui si configuri il reato di commercio illegale di valuta o di riciclaggio di denaro. La relazione è stata pubblicata il giorno dopo che la Corea del Sud ha varato nuove misure per vietare il commercio di valute cripto, utilizzando conti bancari anonimi per frenare il riciclaggio di denaro e altre attività illegali in un momento in cui gli Stati Uniti stanno compiendo sforzi per regolarizzare questi mercati.

La Corea del Sud è uno dei principali mercati mondiali per le valute digitali, con quasi il 30% dei lavoratori del paese che hanno investito nel settore, secondo diversi sondaggi sudcoreani.

Il nuovo regolamento, entrato in vigore il 30 gennaio, richiede agli operatori di cambio di criptovaluta di condividere i dati delle transazioni degli investitori con le banche, cosa che potrebbe consentire in futuro a Seul di imporre tasse su queste transazioni. Il governo sudcoreano ha accennato alla possibilità di riscuotere le imposte dagli investitori e di vietare il commercio di valute cripto, un mercato a malapena regolamentato nel paese asiatico.

Graziella Giangiulio