Al Qaeda rivendica l’omicidio del blogger bengalese

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BANGLADESH – Dacca 10/04/2016. Un ramo di Al-Qaeda nel subcontinente indiano (Aqis) in Bangladesh il 8 aprile ha rivendicato la responsabilità per l’omicidio di un attivista laico, che aveva criticato gli islamisti sui social media.

Ansar al-Islam ha detto che i suoi uomini erano dietro l’omicidio di Nazimuddin Samad, un ventiseienne studente di legge, ucciso il 6 aprile vicino all’università di Dhaka con un machete, riporta Channel News Asia. «Questa operazione è stata condotta per dare una lezione al bestemmiatori di questa terra  (…) con il pretesto della cosiddetta ‘libertà di parola» avrebbe detto il mufti Abdullah Ashraf, portavoce di Ansar al-Islam. Centinaia di attivisti laici hanno tenuto una manifestazione nel corso della giornata per chiedere una reazione per la morte di Samad, l’ultimo di una serie di omicidi di blogger e attivisti laici in Bangladesh. Gli omicidi hanno suscitato richieste internazionali al governo affinché protegga la libertà di parola nel paese a maggioranza musulmana. La polizia ha aperto le indagini per un caso di omicidio “mirato”. Il ministero degli Interni ha detto che le autorità stavano facendo tutto il possibile per rintracciare gli assassini di Samad.  Gli attivisti hanno tenuto una marcia di protesta nella capitale: circa 400 persone hanno scandito slogan sulla libertà di parola. L’omicidio di Samad è il sesto in 15 mesi. Aqis precedentemente aveva rivendicato la responsabilità per l’omicidio di un blogger americano in Bangladesh ucciso a Dacca nel febbraio 2015.