Free Khadija Ismayilova

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FRANCIA – Parigi 14/12/2015. «Un tribunale di Baku ha condannato Khadija Ismayilova, la più nota giornalista investigativa dell’Azerbaigian, a sette anni e mezzo di carcere con accuse inventate, il 1 ° settembre».

Così apre il comunicato di Rsf in favore della Ismayilova, che dopo una serie di peripezie con le autorità governative di Baku è stata arrestata il 5 dicembre 2014, è stata arrestata. È stata condannata con l’accusa di aver istigato il suo ex collega Tural Mustafayev al suicidio. La denuncia di Mustafayev, nel frattempo è stata ritirata dallo stesso interessato perché insussistente, dal dicembre 2014. La richiesta di Mustafayev è stata ignorata, e lo stesso si rifiutò di commentare le motivazioni di tale rifiuto. Secondo Reporter senza frontiere, l’avvocato di Ismayilova, Fariz Namazly, ha detto che le autorità stavano solo cercando di arricchire l’inconsistenza delle accuse iniziali contro di lei.
L’arresto di Ismayilova è stato condannato, tra gli altri, dal Rappresentante Osce per la libertà dei media Dunja Mijatović, Reporters sans frontières, dal Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa Anne Brasseur, da Amnesty International, da Human Rights Watch, dalla Freedom House, dall’Index on Censorship, dal Committee to Protect Journalists, dall’International Press Institute, dall’Unione europea, dal Global Investigative Journalism Network, e dal Commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani. La campagna di Rsf ha lo scopo di far pressione sul governo azero per il rilascio della Ismayilova.