La guerra intestina del Mediterranean Indie

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GIORDANIA – Amman 08/10/2013. Ennesima “guerra” musicale tra le varie anime del mondo palestinese.

Stavolta al centro della diatriba musical-politica sta il gruppo giorano-palestinese Autostrad. La band, che definisce la sua musica, Mediterranean Indie, sta promuovendo il suo ultimo cd “Nitrogen” con un tour, dal 5 al 12 ottobre, che tocca le zone ad alta concentrazione “palestinese”: Golan, Nazareth, Haifa, Ramallah e, data di chiusura e gran finale, la Città Vecchia di Gerusalemme. Gli Autostrad, guidati da Yazan AlRousan, chitarra e voce del gruppo, per attraversare il fiume Giordano hanno infatti chiesto un visto all’ambasciata israeliana ad Amman invece che di chiederlo all’Anp. Questo fatto ha portato ad una reazione rabbiosa tra i loro fan arabi.

Una raffica di attacchi online attraverso i social media per la band accusata di voler “normalizzare” i rapporti con lo Stato di Israele. Autostrad non ha mai dichiarato pubblicamente di volersi relazionare con gli israeliani non-palestinesi e, infatti, i concerti della band sono destinate ai cittadini palestinesi che vivono in Israele, così come a quei siriani e palestinesi che vivono nelle alture del Golan e in altre aree arabe occupate nel 1967.

Utilizzando una serie di hashtag anonimi, sono arrivate una serie di offese e di accuse alla band, l’epiteto più offensivo nei loro confronti è stato quello di mutaba, normalizzatore, appunto.

Hamzeh Arnaout, seconda voce e chitarra del gruppo, ha detto al sito d’informazione giordano AmmanNet che ottenere il visto israeliano era l’unica opzione disponibile visto che con quello dell’Anp non è possibile raggiungere tutti i territori incui volevano suonare: «Siamo giordani e palestinesi, e questo è l’unico modo che abbiamo per entrare nella nostra patria, la Palestina, e nessuno ci potrà fermare dal fare il nostro lavoro».

Il gruppo è nato nel 2007, come si legge nella loro pagina facebook «Cantando con il gergo locale giordano, mirano ad introdurre un nuovo genere nella scena musicale in aggiunta all’unico oggi esistente: la canzone tradizionale.

Autostrad investe nella diversità dei suoi membri per la produzione di una musica ricca che vada al di là della lingua, dei luoghi e delle barriere poste dall’individualità (…) I loro primi album “Fe autostrad” (2008) & “Autostrad 2011” (2011) hanno creato una larga base di fan tra i giovani giordani perché i loro brani corrispondono alla loro esperienza quotidiana. Le canzoni sono un mix di melodie e i testi derivano ​​dalla vita di tutti i giorni nella Giordania di oggi. Amore, soldi, e difficoltà esistenziali affrontate con l’abuso droghe sono tra i temi che il gruppo affronta nella propria musica. Sono considerati una delle migliori 5 band della regione».