Graz nuova base dell’Ikhwan europea?

232

AUSTRIA – Vienna 04/06/2014. E se la base europea della Fratellanza Musulmana si trasferisse in Austria?

È questo il tema di una interessante analisi del Gatestone Institute. In Austria è ancora in vigore la “Legge sull’Islam” del 1812 che offre garanzie per le organizzazioni islamiche uniche in tutta Europa.
Nella stessa Austrial, però, molte comunità egiziane sono contrarie all’Islam politico e sono preoccupate per la presenza dei Fratelli Musulmani nel paese.
Secondo il britannico Daily Mail, in un articolo apparso il 12 aprile, la legge del 1912 potrebbe danneggiare i musulmani in Austria. Per il quotidiano britannico, uno dei motivi per l’eventuale trasferimento da Londra a Graz potrebbe essere l’ inchiesta giudiziaria, avviata dalla magistratura britannica a marzo, sulle attività della Confraternita nel paese.
Nonostante Ibrahim Munir, Segretario generale dei Fratelli Musulmani e indicato come il capo della Fratellanza in Europa, dalle colonne di Anadolu, avesse detto di non riuscire «a immaginare o accettare di lasciare la Gran Bretagna per qualsiasi altro paese», Al Arabiya, citando fonti della Fratellanza, riporta i risultati di una riunione svoltasi a Londra, in presenza di Mahmoud Hussein, segretario generale dei Fratelli Musulmani in Egitto, durante la quale si è discusso della situazione in Egitto e della nomina di 17 nuovi leader, e si sarebbe anche approvata la decisione di spostare la sede da Londra a Graz, in Austria, e in altri tre paesi europei.
Anche Khalid Sham’a, ambasciatore egiziano in Austria, ha confermato ad Al Arabiya che molti leader e membri della Fratellanza si erano trasferiti in Austria, rilevando che la principale comunità egiziana in Austria si trova proprio a Graz. Sembra che la Fratellanza musulmana europea stia decentralizzando la propria struttura, facendo dell’Austria il punto fermo della propria presenza sul continente. La legge in questione, fa riferimento alla possibilità offerta da Francesco Giuseppe, a seguito dell’annessione della Bosnia – Erzegovina, nel tentativo di integrare i soldati bosniaci musulmani nell’esercito imperiale, di poter seguire la Legge Islamica se non in contraddizione con le leggi dello Stato.
La legge, ancora in vigore oggi, fu poi estesa a tutta la comunità musulmana, sia sciita che sunnita,ed è considerata da molti rappresentanti dell’Islam un modello da imitare.
Come tutte le leggi, si presta a varie interpretazioni, ma tende generalmente a proteggere le associazioni islamiche in genere, comprese quelle legate ai Fratelli Musulmani, piuttosto che i cittadini musulmani in generale. Molte comunità egiziane in Austria, come l’Unione Generale degli egiziani e il Club egiziano, non si si definiscono come comunità musulmane, anzi sono completamente contrarie all’islam politico e sono preoccupate per l’attuale presenza dei leader della Fratellanza nel paese. Esemplare è il caso di Ayman Ali, medico ed ex vice – presidente della Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa (Fioe), che ha lavorato per organizzazioni islamiche coinvolte nei soccorsi durante la guerra in Balcani, e che poi nel giugno 2012 è stato nominato membro dell’Assemblea Costituente e portavoce del presidente egiziano Mohamed Morsi e poi nel mese di agosto 2012, consigliere personale di Morsi. Oggi Ali è in carcere in Egitto, mentre la sua famiglia continua a vivere a Graz.