L’Australia si ammorbidisce in tema di rifugiati

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AUSTRALIA – Sydney. 23/10/2015. La Papua Nuova Guinea si è impegnata a permettere ai rifugiati del centro di immigrazione australiano a Manus, Isola di PNG di stabilirsi “se del caso” come rifugiati in Papua Nuova Guinea.

«Questa politica, mostra i nostri valori umanitari e la nostra forte leadership regionale», ha detto il ministro degli Esteri PNG, Rimbank Pato in una dichiarazione all’agenzia di stampa Xinhuanet. I richiedenti asilo che desiderano raggiungere il continente australiano sono invece stati, tra le politiche, spediti a uno dei due centri di detenzione di immigrazione australiani a Manus Island,  PNG, la piccola nazione del Pacifico di Nauru.

La politica di reinsediamento regionale dell’Australia è stata adottata a metà del 2013, finalizzata ad arginare il flusso di richiedente asilo degli arrivi di barconi dopo un’ondata di morti tragiche in mare.

Il governo australiano ha accolto con favore la decisione di venerdì dopo tre anni di destino incerto dei rifugiati, dopo un accordo raggiunto con la Cambogia lo scorso anno che non è riuscito a decollare, mentre i profughi alloggiati su Nauru hanno segnalato attacchi.

«Il governo PNG ha dimostrato con questo annuncio il suo impegno per consentire ai rifugiati di andare avanti con la loro vita, un nuovo inizio in questa nazione dinamica con un’economia in crescita», ha detto il ministro dell’Immigrazione australiano Peter Dutton.

Pato ha difeso il ritardo nella decisione motivandola dal punto di vista economico sociale. L’Australia sostanzialmente ha dovuto mettere insieme le preoccupazioni dei profughi, quelle della gente del posto, in una economia in difficoltà che è stata colpita da una grave siccità e una drammatica perdita di entrate da materie prime in calo.

«Il regolamento dei rifugiati non è facile e dobbiamo garantire ai rifugiati un lavoro ma questi non devono entrare in competizione con il reddito e le opportunità di guadagno dei nostri cittadini». 

La politica di PNG comprende sia i ”non-melanesiani” e le circa 2.000 rifugiati della Papua occidentale che hanno chiesto asilo dopo aver attraversato il poroso confine indonesiano PNG.

Non è chiaro dove saranno reinsediati i profughi, le autorità tuttavia hanno detto che garantiranno corsi di lingua e transizione e assistenza per trovare alloggi e occupazione.

Una volta fatta la transizione i rifugiati potranno ricongiungersi con le famiglie e beneficiare di una cittadinanza in otto anni, dando loro il diritto di voto, alla proprietà privata e correre alle elezioni politiche locali. A livello locale il governo australiano sta cercando di migliorare le condizioni dei richiedenti asilo politico, da tempo infatti è sotto pressione a livello internazionale per le sue politiche intransigenti in materia di richiedenti asilo con il rischio di no essere accettati tra i componenti del  Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.