La Hinomaru sventola a Sidney

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AUSTRALIA – Sidney 16/04/0216. Un sottomarino della Maritime Self-Defense Force è arrivato a Sydney il 15 aprile.

È la prima volta ch eun mezzo della marina nipponica entra nel porto dalla Seconda guerra mondiale; il sommergibile parteciperà ad esercitazioni bilaterali con la marina australiana. Il Hakuryu, classe Soryu, è stato inviato con i cacciatorpedinieri Umigiri e Asayuki per l’ultima parte delle esercitazioni chiamate Nichi Gou Trident e si tratterrà nel porto di Sidney fino al 26 aprile. La Difesa australiana, in un comunicato, afferma che: «Queste esercitazioni, condotte da Australia e Giappone dal 2009, sono un’opportunità per sviluppare e migliorare le relazioni bilaterali navale migliorando i livelli di interoperabilità tra le nostri due marine militari. Questa è la prima opportunità di condurre le manovre fuori Sydney». Le manovre si concentreranno sulla guerra anti-sommergibile. Le esercitazioni consentiranno alla Difesa australiana di guardare da vicino i sottomarini classe Soryu prima della decisione di acquistare 12 sommergibili nuovi per un valore di 50 miliardi di dollari australiani. La Difesa giapponese ha negato che la presenza del Hakuryu sia un tentativo di influenzare l’offerta, ma ha fatto notare che si trattava di una buona occasione per mostrare l’interoperabilità tra i due alleati. Il Giappone è in gara assieme alla francese Dcns e alla tedesca Tkms per ammodernare la flotta sub dell’Australia. L’entrata nel porto di Sydney è stata quindi volutamente di basso profilo e priva dell’attenzione dei media, riporta Japan Times. Il premier Malcolm Turnbull è in Cina alla guida di una delegazione commerciale: l’Australia ha stretti legami commerciali con la Cina, ma crescenti legami di sicurezza con il Giappone. Durante una visita a Tokyo a febbraio, il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop disse che il rapporto del suo paese con il Giappone era a livelli alti e aveva riconosciuto che la parte giapponese aveva sottolineato “l’importanza strategica” dell’offerta relativa ai sottomarini. Le esercitazioni congiunte, infine, avvengono anche durante le crescenti tensioni con Pechino per la questione del Mar Cinese Meridionale; già gli Stati Uniti hanno condotto manovre nella volontà di ribadire la libertà di navigazione vicino alle isole e nelle acque contese e aveva chiesto a Australia e Giappone di condurre simili manovre.