Ashton: + 4,1% il costo del suo dicastero Ue

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GRAN BRETAGNA -Londra. 25/4/13. Oltre alla stanchezza dei viaggi alla Baronessa Ashton doveva pesare molto anche la difficoltà della gestione del ministero degli esteri europei. Una stanchezza che alla fine vince su tutto, anche le promesse di un “bilancio neutro”  per la sua permanenza in Europa.  A quanto pare secondo il The Daily Telegraph Lady Ashton chiederà extra 18 milioni di sterline incidendo così sul bilancio europeo del 2014. 

Il servizio diplomatico by Ashton sempre secondo il giornale britannico subirà un incremento del  4,1 per cento nel 2014, più del doppio del tasso di inflazione, portando il costo del servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) a 451 milioni di sterline.
«Il SEAE, pienamente consapevole dei vincoli economici e finanziari gravi fronte l’UE, ha basato il suo progetto di bilancio su un approccio rigoroso e di ricerca per l’economia a tutti i livelli», ha detto la richiesta di bilancio. «Tuttavia, al SEAE non possono evitare una serie di aumenti obbligatori necessari per soddisfare gli obblighi di legge».  La richiesta di spesa vuol anche dire che Lady Ashton lascerà il suo posto – con uno stipendio di 287.543 sterline – il prossimo ottobre, non essendo per altro riuscita ad onorare il suo impegno nel prendere il lavoro nel 2009sostenendo che la creazione del SEAE non avrebbe comportato un aumento delle dimensioni del bilancio dell’UE anzi nel tempo avrebbe portato a una riduzione dei costi.
Pur sostenendo un risparmio di 16 milioni di sterline l’anno prossimo, tra la principesca somma di 5 euro registrati come  “spese d’ufficio”, il bilancio globale di Lady Ashton salirà a causa di un aumento della spesa del 9,5 per cento per il suo quartier generale a Bruxelles e annuale con l’automatico aumenti salariali per i dipendenti pubblici dell’UE. Un aumento automatico che fosse vero, pare agli occhi dei cittadini europei, non sappiamo i britannici visto che vogliono dividersi dall’Europa, come uno schiaffo. La Spagna proprio in questi giorni ha dichiarato il 27% di disoccupati con un aumento dei nuclei familiari in cui nessuno lavora. Non è davvero comprensibile come si possa pensare ad un aumento automatico degli stipendi dei burocrati in un momento difficile come questo. Per dare delle cifre: sia che si tratti di un posto alla Commissione o alla Corte di giustizia di Lussemburgo. Lo stipendio di un funzionario europeo, secondo il suo grado (fino a 16) ed i suoi livelli (ce ne sono 5), parte da 2mila e 300 euro lordi al mese. Per un direttore generale, lo stipendio sale a 16.000 euro. Un commissario guadagna circa 20mila euro e lo stipendio di un portavoce può arrivare fino a 8mila euro. Il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, intasca 300mila euro l’anno (25mila euro mensili) di stipendio a cui si deve aggiungere un compenso annuo di 90mila euro a cui a diritto per tre anni dopo la fine del suo mandato. Tutti i commissari dovranno inoltre ricevere questa stessa indennità al termine del loro mandato, laddove in teoria alcuni lavori nel settore privato sono vietati dopo il quinquennio in Commissione.